La bella notizia è che sono state salvate vite umane e i migranti sono sbarcati. E adesso, invoca la Lega, la magistratura proceda, con scarso senso dell’umorismo visto che oggi c’è il voto che libera Salvini dai magistrati. Chi salva vite umane in galera, chi chiude i porti osannato come difensore dei confini della Patria dagli invasori: una bella logica. Ma come dice l’agente speciale Leroy Jethro Gibbs, della serie NCIS, “Non esistono le coincidenze” “. O per meglio dire, sembra molto strana la tempistica di certi eventi. Con il divieto alle ONG e alla Guardia costiera italiana di soccorrere in mare le imbarcazioni dei migranti, i trafficanti libici si sono dirottati sulla Spagna, che ne riceve più dell’Italia. Dall’inizio dell’anno, però gli sbarchi a Lampedusa sono continuati, in silenzio senza clamori. È evidente che al Ministro dell’interno, se sbarcano in silenzio, non danno fastidio alla sua immagine: i dati che deve diffondere sono quelli della diminuzione degli sbarchi. Che poi gli immigrati arrivino per altre strade, per altre vie o con i permessi turistici dal Sudamerica, dall’Asia o dall’Europa non importa.
Ma ecco che, dopo mesi di silenzio, il giorno prima della votazione in Parlamento sulla nave Diciotti, e a pochi giorni dalle elezioni in Basilicata, compare una nave ONG che recupera al largo delle coste libiche 49 migranti (49, come i milioni sottratti ai cittadini italiani dalla Lega) e a capo di questa nave vi è uno dei centri sociali. Per la carità, non è un reato essere dei centri sociali (anche Salvini ha iniziato dal centro sociale Leoncavallo la sua storia politica), ma la presenza di un tale personaggio sicuramente si presta a strumentalizzazioni. E infatti ecco l’invettiva del segretario della Lega, a cui ovviamente si associano tutto il centrodestra e la stampa amica, con l’amplificazione della Rai e con l’avvallo delle 5S. Ora, un assist, un passaggio così a Salvini, dopo che per mesi non si è più parlato della Libia e della Guardia costiera libica, era difficile immaginarlo.
Pensare che delle persone debbano rimanere nei campi di detenzione libici è da scellerati, da persone disumane. Avevo delle perplessità sulla Libia, poi ho letto un libro che consiglio a tutti di leggere (Francesca Mannocchi Io Khaled, vendo uomini e sono innocente, Einaudi) e mi è venuta la pelle d’oca: lo Stato non esiste più, bande e gruppi armati in lotta gli uni contro gli altri, corruzione diffusa a tutti i livelli, la guardia costiera libica collusa con gli scafisti, lager e violenze inaudite, campi di detenzione che assomigliano a campi di concentramento per “negri”: e su tutto domina il vecchio razzismo maghrebino contro i “negri”. E naturalmente il tutto condito con i soldi italiani e della Unione europea.
“Nessuna motovedetta e nessun addestramento cambierà le abitudini della zona. E nessuno si indignerà per i morti sulla spiaggia.(..) Oggi hanno bisogno che teniamo i negri qui, ma domani avranno bisogno di vedere i gommoni arrivare”
“Sotto Gheddafi la vita non aveva odore, e tutti sopravvivevano, narcotizzati dalla paura. Oggi la vita puzza. Tutti, in un modo o nell’altro, producono questo tanfo.”
Il sito del Ministero degli Esteri “viaggiare sicuri” scrive che “ i viaggi sono assolutamente sconsigliati in ragione delle precarie condizioni di sicurezza nel Paese”. Ma per il Ministro dell’Interno i “negri” devono tornare in Libia nei campi di detenzione, perché noi non li vogliamo.
Dove è il Ministro degli Esteri ? Che cosa sta facendo sulla Libia, come sta lavorando sul caos libico ? O siamo contenti che i profughi rimangano in Libia o vadano in Spagna e la partita è chiusa lì ? Il presunto premier, che ha l’interim per le politiche europee, cosa sta facendo per cambiare il regolamento di Dublino, con le modifiche già votate dal Parlamento europeo? Il Governo che politica ha per il Mediterraneo e con i Paesi del Mediterraneo ? Perché il Ministro dell’Interno non ha incrementato i rimpatri ( siamo appena a 1.354 nel 2019, di cui 1.248 forzati e 106 volontari assistiti) ? Perché siamo solo agli annunci e ai proclami, e non è stato fatto nessun accordo con i Paesi di origine? Che fine hanno fatto i fondi per l’Africa? Che fine hanno fatto i viaggi previsti per marzo in Africa per fare accordi sui rimpatri ? È più importante la campagna elettorale in Basilicata che andare in Africa a negoziare, si deduce. O forse non sono capaci di negoziare.
Sono domande che sicuramente l’opposizione ha fatto nelle sedi opportune. Ma abbiamo bisogno anche di una campagna di “controinformazione” sui social, sui giornali, su tutti gli strumenti che servono a formare una opinione pubblica edotta sui rischi che corriamo per la mancanza di una politica estera dell’Italia.
Siamo stanchi di sentire che la parola d’ordine “porti chiusi” : pura propaganda che tuttavia rischia di conquistare consenso tra le persone semplici.
Per questo occorre che si dispieghi una azione politica e informativa, continua e martellante.
Luigi Corbani
Vedi anche: https://www.ilmigliorista.eu/europa/per-una-politica-europea-dellimmigrazione/
1 thought on “Le coincidenze non esistono”