Il Migliorista
Menu
  • Europa / Valori
  • Lombardia / Milano
  • Politica / Economia
  • Cultura
  • Fandonie
  • Documenti
  • Cookie Policy (UE)
Menu

I nomi, i fatti e le passioni del momento

Posted on by

Spero tanto che prevalgano gli interessi primari del Paese a piccole questioni di nomi o di bandiere elettorali. La storia dei due forni o dei tre forni non dovrebbe mettere in allarme il PD: se le 5S vogliono tornare con la Lega, si fanno del male da soli e fanno un danno al Paese, non al PD o al centrosinistra. Un governo giallonero bis sarebbe una farsa, dopo la tragedia del primo “governo del cambiamento”: come è noto, il termine “cambiamento” è ambivalente e quasi sempre ha una valenza politica negativa. Per cui, al peggio non c’è limite: se il centrosinistra coltivasse interessi di parte, potrebbe tifare per una riedizione del governo 5S-Lega, poichè entrambi i partiti farebbero una figura meschina senza confronti. I rischi in questo caso sono triplici: un danno per i conti pubblici e per l’economia, un isolamento dell’Italia in Europa e nel mondo, un aumento del disprezzo nei confronti della politica e del sistema democratico e una ulteriore disaffezione dal voto. A pagare i conti di questa crisi politica sarebbero i ceti meno abbienti e l’intero sistema Paese.

Per questo, i richiami del Presidente della Repubblica non possono essere considerati puramente formali, anzi.  Le elezioni anticipate dopo un anno dalle precedenti sono l’espressione della crisi del sistema politico, non sono un rimedio farmacologico di una malattia, sono una malattia grave del sistema parlamentare, incapace di essere responsabile di fronte ai problemi e di trovare soluzioni adeguate. In un sistema parlamentare come il nostro, che per quasi cinque decenni ha vissuto con una legge elettorale proporzionale e  che  ha consentito all’Italia di uscire dal baratro della guerra e di diventare una delle maggiori economie del mondo,  la terapia di una crisi di governo è la formazione di un altro governo – si auspica – più capace del precedente. Le elezioni anticipate dopo appena un anno dalle precedenti  sono la dichiarazione di decesso, non del Parlamento, ma del sistema politico tutto: forze di governo e di opposizione, che dichiarano la loro incapacità e impotenza.

Ora, nella situazione data, l’Italia ha bisogno di rilanciare lo sviluppo economico e sociale, di aggiustare i conti, di contenere il debito pubblico e la spesa per interessi (per questa voce, spendiamo più che per la scuola e l’università); ha bisogno di contribuire all’avvio di una nuova stagione dell’Europa, per una crescita anche civile, culturale e ambientale del nostro continente, con l’aumento della occupazione femminile e della popolazione attiva; ha bisogno dell’Europa e di una maggiore integrazione dei sistemi fiscali, assistenziali e previdenziali e di sicurezza interna ed esterna, di immigrazione legale, controllata e programmata; ha bisogno di svolgere una presenza efficace nel consesso internazionale, nello scenario del Mediterraneo e dei rapporti dell’Europa con l’Africa. In questo ambito ci stanno anche le riforme costituzionali. E se qualcuno considera queste ultime prioritarie, lasciategli la soddisfazione, purché ci sia un impegno serio sulle questioni economiche, sociali, ambientali, culturali e civili, a partire dalla manovra di bilancio e dai documenti di programmazione economica.

Non mi sembra neanche dirimente la conferma o meno di Conte alla presidenza del Consiglio. Ho già detto che metterei anche Gentiloni nella squadra di direzione del governo di centrosinistra-5S: come segnale forte, lascerei a casa tutti i ministri e sottosegretari dei governi Conte e Gentiloni.

Quando sento che la presenza di Conte diventa il casus belli, mi viene in mente quello che fece il PCI di Togliatti  in un contesto ben più drammatico e  con un aspetto ideologico ben più lacerante.  Settantacinque anni or sono, il PCI decise con la svolta di Salerno di anteporre la guerra contro il nazifascismo a tutte le questioni ideologiche e politiche: ci si alleava con la monarchia, con quelli che avevano favorito a suo tempo il fascismo, si accettava Badoglio (che ne aveva combinate di tutti i generi, dalla Prima guerra mondiale, alla Tripolitania, alla Cirenaica, all’Etiopia, fascista e monarchico) e si accettava anche la monarchia (senza abdicazione ma  con il passaggio dei poteri al Luogotenente del Regno, sulla base di una mediazione di Enrico De Nicola, poi primo presidente della Repubblica italiana) e si rinviava tutto l’assetto istituzionale e costituzionale a dopo la fine della guerra.  Venne superata anche la contrarietà del PSIUP di Pietro Nenni e Lelio Basso e del Partito d’Azione di Ugo La Malfa e Leo Valiani. Come ebbe a scrivere nelle sue memorie, Ivanoe Bonomi, presidente del Comitato di Liberazione Nazionale: “Proprio vero che in politica i fatti sono quelli che si incaricano di far giustizia delle passioni del momento».

E speriamo che la storia sia davvero un insegnamento per il presente: meglio guardare ai problemi reali che ai nomi, per quanto significativi e rilevanti.

“”La colpa, caro Bruto, non è nelle nostre stelle, ma in noi stessi” Buona notte, e buona fortuna”

Luigi Corbani

(sabato 24 agosto 2019)

1 thought on “I nomi, i fatti e le passioni del momento”

  1. pino cozza ha detto:
    Agosto 25, 2019 alle 11:49 am

    caro Luigi condivido la tua lucida analisi
    Ma consentimi uno sfogo
    Siamo di fronte ad un pericolo
    grave per la democrazia e grazie all’incapacità del maggiore responsabile di questa minaccia abbiamo la possibilità di scongiurare il peggio :Borghesio o chi
    per lui presidente della Repubblica per non dire d’altro
    Persone normali sfrutterebbero
    l’occasione e accetterebbero
    di tutto o quasiper non riproporre il governo del truce o le elezioni
    che darebbero ulteriori poteri
    a questa masnada di sfascia carrozze
    Mi auguro che prevalga un briciolo di responsabilità e finisca questa commedia della discontinuità

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Musica e Film

  • Cookie Policy (UE)
  • Film del mese
  • Libro del mese
  • Musica del mese
  • Privacy Policy

Articoli recenti

  • Difendere il patrimonio dei Licei Artistici e ricostruire il rapporto con l’Artigianato
  • 300 (trecento) milioni per inquinare il centro della città
  • Dopo il comizio di Catania, non voglio più pagare le imposte, né tantomeno il “pizzo” alla Rai
  • Il glicine della Resistenza
  • Le morti sul lavoro, la Rai, la sinistra e il Corriere

Categorie

  • Cultura
  • Documenti
  • Europa / Valori
  • Fandonie
  • Lombardia / Milano
  • Politica / Economia

Archivi

  • Giugno 2023
  • Maggio 2023
  • Aprile 2023
  • Marzo 2023
  • Febbraio 2023
  • Gennaio 2023
  • Dicembre 2022
  • Novembre 2022
  • Ottobre 2022
  • Settembre 2022
  • Agosto 2022
  • Luglio 2022
  • Giugno 2022
  • Aprile 2022
  • Marzo 2022
  • Febbraio 2022
  • Gennaio 2022
  • Dicembre 2021
  • Novembre 2021
  • Ottobre 2021
  • Settembre 2021
  • Agosto 2021
  • Luglio 2021
  • Giugno 2021
  • Maggio 2021
  • Aprile 2021
  • Marzo 2021
  • Febbraio 2021
  • Gennaio 2021
  • Dicembre 2020
  • Novembre 2020
  • Ottobre 2020
  • Settembre 2020
  • Agosto 2020
  • Luglio 2020
  • Giugno 2020
  • Maggio 2020
  • Aprile 2020
  • Marzo 2020
  • Febbraio 2020
  • Gennaio 2020
  • Dicembre 2019
  • Novembre 2019
  • Ottobre 2019
  • Settembre 2019
  • Agosto 2019
  • Luglio 2019
  • Giugno 2019
  • Maggio 2019
  • Aprile 2019
  • Marzo 2019
  • Febbraio 2019
  • Gennaio 2019
  • Dicembre 2018

Firma la petizione per Abolire il Senato e ridurre i deputati a 315

Change Logo

Il migliorista

Contatti

info@ilmigliorista.eu

Newsletter il Migliorista

Credits

Grafica: Andrea Lancellotti

Web: Parkmedia

@2018 il Migliorista info@ilmigliorista.eu
Gestisci Consenso Cookie
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}