Al contribuente non è dato sapere se la “Fondazione Milano Cortina 2026” paga l’affitto di alcuni piani del grattacielo Allianz, in Piazza Tre Torri, a Milano, nel quartiere di City Life oppure se usufruisce di una sponsorizzazione e quanto sia il valore di questa sponsorizzazione da parte di Allianz. La “Fondazione Milano Cortina 2026” poi non applica la norma del decreto legislativo n. 33 del 2013 ossia l’obbligo di rendere pubblici gli emolumenti dei dirigenti pubblici. O forse la “Fondazione Milano Cortina 2026” non è pubblica? O siccome è una Fondazione può fare a meno di rendere pubblici emolumenti e bilanci? Si parla, per i piani del grattacielo, di favolosi stipendi per i manager, dicono addirittura che siano superiori a quelli previsti dalla legge per gli enti pubblici o per la stessa Rai (L’amministratore delegato della Rai percepisce 240.000 euro di stipendio annuo lordo).
Nel 2021 con tanto di fanfare venne annunciato che Milano Cortina faceva un grosso acquisto: Antonio Marano lasciava la Rai per diventare “direttore commerciale, con l’obiettivo di definire contratti sponsorship in sostegno dei Giochi attraverso il coordinamento dei canali di vendita diretti e indiretti” Evviva, festa grande, soprattutto per Marano che si è beccato due anni di stipendio dalla Rai per uscire dal recinto di “mamma Rai”. Che stipendio abbia adesso non è dato sapere, perché – ripeto – in omaggio alla legge e al dovere della trasparenza di un ente finanziato da soldi pubblici, gli emolumenti di Milano Cortina sono custoditi come un segreto di Stato.
Sta di fatto che adesso, in omaggio anche alla regola per cui se hai un conflitto di interesse, sei la persona giusta al posto di giusto, Marano è nell’elenco dei candidati per il consiglio di amministrazione della Rai. depositato alla Camera dei Deputat.: adesso (da settembre 2023) è “direttore media partnership integration con l’incarico di avviare sinergie con i media che detengono i diritti per i Giochi”.
Tanto per intenderci uno che vende e acquista spazi pubblicitari su tv e media e che ha trattato un pacchetto di 8-12 milioni di spazi pubblicitari sulle reti Rai verrebbe messo, in quota Lega, nel consiglio della Rai, ovviamente non lasciando il suo posto nella “Fondazione Milano Cortina”.
Sembra strano ma la Lega gioca sempre i soliti nomi, segno forse che manca di quadri e di personalità. L’altro consigliere di amministrazione in carico alla Lega, Igor De Biasio, è in Rai dal 2018, e dal 2019 amministratore delegato di Arexpo, società che gestiva le aree dell’’Expo 2015 e che con legge regionale ha visto ampliarsi il suo raggio d’azione a tutta la Lombardia, e da maggio 2023 presidente di Terna spa, azienda quotata in Borsa. Un uomo dalle mille competenze, che penso si sia dovuto assentare parecchie volte dalle sedute del cda della Rai, per esempio quando si parlava della nuova sede Rai nei padiglioni della Fiera Milano, abbandonando così lo storico Palazzo di corso Sempione 27. E si noti che “il Presidente della Fondazione Fiera Milano è nominato dal Consiglio regionale su designazione della Giunta, d’intesa con il Comune di Milano e sentite le più significative associazioni imprenditoriali presenti sul territorio regionale” e per pura combinazione a Presidente della Fondazione Fiera Milano c’è un valido manager, che era già stato per anni amministratore delegato di Fiera Milano spa, espressione della Lega.
Ma forse più che di una mancanza di figure, c’è una lotta interna alla Lega tra amici e nemici di Salvini, per cui si recupera la figura di Marano, che ha fatto il deputato della Lega dal 94 al 96, facendo anche il sottosegretario alle telecomunicazioni del primo Governo Berlusconi. Poi direttore di Rai2, poi Direttore Diritti Sportivi, poi di nuovo direttore di Rai2, poi vicedirettore generale della Rai, poi commissario straordinario del Festival di Sanremo. Poi è stato presidente di “Rai pubblicità”, nominato nel 2016 dal direttore generale Antonio Campo Dell’Orto, designato dal governo Renzi, finché nel gennaio 2021 è andato a “Milano Cortina” .
E lasciando stare tutte le disavventure giudiziarie con Michele Santoro, con Massimo Fini, mi permetto di ricordare i roboanti annunci sul trasferimento della Rete 2 della Rai a Milano, finiti nel nulla assoluto. Tanto che ancora oggi si parla di nuova sede, ma senza avere un progetto editoriale, di programmi e di informazione, della sede milanese della Rai.
Molte vicende dunque all’insegna dei conflitti di interesse e della “amministrazione trasparente” (poca). Dicono che in Italia esiste una Autorità nazionale anticorruzione che vigila “sul rispetto degli obblighi di trasparenza, sul conferimento degli incarichi pubblici, sui conflitti di interesse dei funzionari, ecc.)”. Ma forse dobbiamo rassegnarci alla famosa regola che vige in Italia: “le leggi si applicano ai nemici, si interpretano per gli amici”
“Aguzza qui, lettor, ben gli occhi al vero
ché ’l velo ora è ben tanto sottile
certo che ’l trapassar dentro è leggero”
Dante Purgatorio Canto VIII, 19-21
Luigi Corbani
(martedì 23 aprile 2024)