Saranno Giochi “etici”, “sostenibili” ma intanto non applicano la norma del decreto legislativo n. 33 del 2013 ossia l’obbligo di rendere pubblici gli emolumenti dei dirigenti pubblici. O forse la “Fondazione Milano Cortina 2026” non è pubblica? O siccome è una Fondazione può fare a meno di rendere pubblici emolumenti e bilanci?
In ogni caso sarebbe cosa buona e giusta che vengano pubblicati i compensi a dirigenti e personale, che venga pubblicata sul sito (manca la voce “amministrazione trasparente”) la composizione del consiglio di amministrazione, del collegio dei Sindaci, e il bilancio. Sul sito sono pubblicate sei paginette con i dati del conto patrimoniale, del conto economico e del rendiconto finanziario.
Ma il codice civile obbliga anche a presentare una “nota integrativa” : gli articoli 2427 e 2427-bis illustrano – se non sbaglio in 27 punti – come devono essere impostate le voci della nota integrativa. La cosa sarebbe obbligatoria, ma in ogni caso opportuna per un ente pubblico che registra una perdita di esercizio di 21,2 milioni nel 2021 e di 54,8 milioni nel 2022: costi per 67,2 milioni, interessi e oneri finanziari per 1,9 milioni e ricavi per 14,3 milioni. Il patrimonio netto è negativo per 85 milioni; la Fondazione ha crediti per 3,7 milioni e debiti per 158 milioni. Il rendiconto finanziario parla di disponibilità liquide a fine 2022 per 13 milioni e mezzo di euro.
I costi per il personale sono stati di 12 milioni nel 2021 e di 18 milioni per il 2022. Sembra che ci siano stati nel 2022 156 dipendenti, il che vuol dire stipendi medi lordi di 117.000 euro. Ma quanto percepiscono l’amministratore delegato e i dirigenti? Non ci sono collaboratori o consulenti? E quanto spendono per i locali nel grattacielo Allianz di piazza Tre Torri? E anche se sono “sponsorizzazioni”, a quanto ammontano? Nelle paginette in rete, si parla di “costi per il godimento di beni di terzi” per 579.504 euro: è questo l’affitto del grattacielo Allianz? In mancanza della nota integrativa è impossibile capirlo.
Si noti che il rappresentante del Comune di Milano nel consiglio di amministrazione di “Milano Cortina 2026” è il direttore generale del Comune, Christian Malangone: incarico un po’ fuori luogo per il direttore della macchina comunale. Ma tant’è.
Mi auguro che i consiglieri regionali e comunali, oltre che i parlamentari abbiano i bilanci della “Fondazione Milano Cortina 2026”, visto che Parlamento ed Enti territoriali (ovvero i contribuenti italiani) dovranno comunque coprire l’eventuale deficit della Fondazione al momento della conclusione dei Giochi e della liquidazione della Fondazione medesima.
Spero che parlamentari e consiglieri regionali e comunali siano informati sulle riunioni della cabina di regia presieduta congiuntamente dal Ministro Abodi e dal Ministro Salvini. Quella stessa cabina di regia che ha deciso di buttare via tra gli 80 e i 150 milioni per la pista di bob di Cortina, nonostante il Comitato Olimpico Internazionale suggerisse di usare la pista di St. Moritz o di Innsbruck.
E sarebbe bello sapere chi controlla la “Simico spa – Società infrastrutture Milano Cortina 2026 spa”. Il Parlamento? Il consiglio regionale e il consiglio comunale, per le opere relative a Milano e Lombardia? La Corte dei Conti? Stiamo parlando della gestione di oltre 3 miliardi di euro, se non sbaglio, o forse anche di più. Naturalmente la Simico spa ha sede a Roma (non a Cortina, né a Milano) e come Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) in data 15 dicembre 2023 il consiglio di amministrazione della Simico ha nominato il direttore “governance digitale e monitoraggio e attuazione piano interventi”. Un passo avanti, prima il RPCT era l’amministratore delegato.
Esiste un noto principio in Italia per cui è sempre meglio mettere il controllato a fare il controllante. Al Ministero della Cultura, per anni, si nominava commissario di alcune Fondazioni liriche (Firenze, Napoli, Bari) il direttore generale dello spettacolo, che doveva controllare la Fondazione ed erogare i fondi alla stessa Fondazione. Però si è fatta la legge Severino nel 2012 e si è costituita l’Anac per la lotta alla illegalità, alla corruzione, per l’attuazione della trasparenza e per evitare i conflitti di interesse.
“La colpa, caro Bruto, non sta nelle stelle, ma in noi stessi” “Buona notte, e buona fortuna”
Luigi Corbani
(giovedì 11 aprile 2024)