Servono leaders (Miglioristi) disposti a dire le cose come stanno.
Non uso volutamente la parola “verità’” in quanto ormai concetto opinabile e debole. Fatti, non punti di vista.
Concretezza provata e sostenuta da ricerca e indagine, non opinione. Ideali e pensiero che si rifondano su una scelta di campo compiuta in base al giudizio che possiamo esprimere quando messi di fronte alle “cose come stanno”.
Compito di nostri leader oggi dovrebbe partire da questo: dare la libertà di sapere, comprendere, scegliere, riconoscerci per unirci tra persone che condividono giudizio su:
Guerre. Riciclaggio. Europa. Immigrazione. Tasse. Lavoro nero. Banche. Finanza. Sindacati. ONG. Mafia. Politica. Discariche. Rifiuti. Energia. Inquinamento. Democrazia. Haiti. Concessioni manutenzioni Autostrade, ponti, gallerie. Benetton e PD. D’Alema. Prodi. Cirio. Parmalat. Omicidi e stragi.
Cominciare dal dire come stanno le cose su questi temi, su tutto quello che già si sa ma che la politica ha scelto di non dire. Per cui la gente per bene è persa di fronte al frastuono mediatico del rimbalzare voluto di verità contrapposte, vere falsità.
Dobbiamo ripartire dall’onesta presentazione di “come stanno le cose”.
Chi sa, chi può, deve.
Fabrizio Ferri
(New York, lunedì 13 gennaio 2020)
Assoluamente d’accordo!
E’ vero, la gente perbene si perde perché regna un caos totale creato per disorientare.
Ripartire dall’onesta e fare in modo che chiunque possa essere in grado di capire cosa sta realmente succedendo!
Roberto Baldi