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Bannati in patria e riciclati in Italia

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Una volta i Paesi più ricchi esportavano, verso i Paesi più poveri , merci di seconda mano o a tecnologia obsoleta: auto, treni, macchine industriali, abiti, armi, etc.
Oggi esportano guru.
Il “Corriere della Sera” oggi avverte la necessità (c’è da chiedersi quanto condivisa, condivisibile e utile)

di intervistare Steve Bannon,  già (soi-disant) consigliere strategico di Donald Trump, oggi bandito, bannato, comunque reietto.  Allontanato dal suo Paese d’origine, costui cerca l’America in Italia. Bannato in patria e riciclato in Italia.
Non è certo il primo. Abbiamo ancora in circolazione nei convegni e in tv giornalisti dal pittoresco accento e geopolitici teorici di colpo di stato che nel loro Paese non hanno certo credibilità da star. Accadeva per cantanti e artisti vari desiderosi di un prolungamento artificiale di carriera in provincia (cosa che a noi non capita più).
Bannon dichiara di voler creare la futura classe dirigente populista. Per questo, dice, darà vita a una “scuola di gladiatori”. Si vede che le citazioni di storia romana hanno presa su costoro: dopo la “formazione a testuggine”, la “scuola gladiatoria”.

Gli americani si sa come concepiscano la storia romana: una lunga sequela di fatti di sangue, di intrighi e tradimenti, torbide atmosfere erotiche (etero e non), leader cinici, perversi e sanguinari. Le varie produzioni cinematografiche e televisive son lì a dimostrarlo.  Non stupisce, dunque, che Bannon (per quel che si sa di lui, non certo un raffinato cultore di storia e civiltà romana) voglia creare una “scuola gladiatoria” per formare i nuovi leader populisti italioti.

Quelli in circolazione ora non gli sembrano forse adeguati alla missione storica di un movimento politico populista-sovranista. Come dargli torto? Non ci stanno facendo una gran figura.

Ma è lecito pensare che i “gladiatori” da Bannon formati saranno anche peggiori. Le premesse ci sono tutte: da una coltura di ignoranza e violenza (digitale, oggi, fisica ieri e, chissà, anche domani) non possono che nascere ortaggi indigesti, amari e spinosi.

 

Pepito Sbazzeguti

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1 thought on “Bannati in patria e riciclati in Italia”

  1. Pierluigi ha detto:
    Gennaio 2, 2019 @ 8:22 pm

    Bannate Bannon!

    Rispondi

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