I dati della realtà sono diversi da quelli percepiti dalle persone ed è su questa emotività che agisce la Lega.
Hai voglia di spiegare che i processi per legittima difesa sono, negli ultimi quattro anni, in media, lo 0,000008% di tutti i processi pendenti (in media 10 su 1.300.000) e si concludono quasi sempre con l’archiviazione del procedimento o con l’assoluzione dell’aggredito.
Hai voglia di spiegare che gli omicidi fra il 1994 e il 2017 sono diminuiti del 63%: 357, la percentuale più bassa d’Europa, lo 0,59 ogni 100.000 abitanti. Fra l’altro, il dato più basso dall’Unità d’Italia ad oggi, ovvero in più di 150 anni.
Hai voglia di spiegare che le rapine in abitazione sono diminuite, negli ultimi quattro anni, del 36%, che le rapine negli spazi commerciali sono diminuite anch’esse del 36%, che i furti in abitazione sono diminuiti del 24%.
Hai voglia di spiegare che a Milano le rapine sono diminuite (tra il 2015 e il 2018) del 17%, che i furti in esercizi commerciali sono anch’essi diminuiti del 10% e quelli in abitazione del 24%. Sono dati dovuti alla repressione più efficace delle forze dell’ordine e alla prevenzione e alle misure di sicurezza adottate da polizia, carabinieri e dai singoli cittadini.
Chi non sposa la tesi che un intruso in casa, non desiderato, è una minaccia per sé e per i tuoi cari ? Chi non sposa la tesi che l’aggredito non può subire il martirio, ovvero le lungaggini, del processo penale al posto dell’aggressore ?
Tesi che attecchiscono ancora di più nelle zone dove ci sono ville o abitazioni isolate.
I messaggi che manda la Lega sono di propaganda emozionale, di propaganda suggestionante. E allora ecco farsi strada la tesi della “legittima difesa” senza limite alcuno: puoi anche ammazzare l’intruso (armato o non armato) e non avrai nessun magistrato che indaga né alcun processo. Il che non è vero, perché l’indagine del magistrato ci sarà comunque, ma intanto passa il messaggio che nessuno indaga più.
In questo clima di insicurezza diffusa, ci sarebbe bisogno di un impegno per una capillare e corretta informazione sui dati reali dello stato delle cose, sulla dimensione reale dei fenomeni.
Ma soprattutto ci vorrebbe una azione, precisa e puntuale, per garantire la prevenzione, nel territorio, in un combinato fra le varie forze dell’ordine: polizia di stato, carabinieri, polizia municipale, almeno. Si dovrebbe provvedere a realizzare, in particolar modo nei piccoli centri o per le abitazioni isolate, forme di collaborazione rapida (telecamere, allarmi, sirene, installazione di sistemi antintrusione) e di pronto intervento delle forze dell’ordine a protezione e a sicurezza dei cittadini. Per esempio, è ben difficile che il cittadino di Pianello Val Tidone (Piacenza) si senta sicuro se la locale stazione dei Carabinieri chiude alle 20 e da quell’ora dipendi dalla stazione di Bobbio a 45 minuti di auto. Se sei a Bonassola (la Spezia), durante il giorno hai a dieci minuti la stazione dei carabinieri di Levanto; e di notte, quanto ci vuole perché intervenga una pattuglia,?
La Lega non sa proporre una azione di governo più efficace per garantire prevenzione e repressione; però sposa tesi pericolose che scardinano lo stato di diritto e il patto su cui regge lo Stato. Siccome lo Stato non è in grado di tutelarti, lo Stato delega l’uso della forza al singolo cittadino, a prescindere dal pericolo reale. L’uso esclusivo della forza è alla base dell’esistenza stessa dello Stato, è una delle sue prerogative costitutive, alla base della civile convivenza, del patto per cui tutti i cittadini delegano l’uso peculiare della forza a una entità superiore alle parti.
Ora la linea seguita dal centro destra con la partecipazione attiva delle 5S è pericolosa. La dichiarazione di Dibì è poi il segno della povertà morale e intellettuale: la spartizione delle leggi: “quella è una legge della Lega”. Lo smantellamento dello Stato è arrivato al punto che i soci in affari si dividono le leggi ! Inaudito. Senza pudore. E un qualche pudore devono sentirlo anche alcuni di Forza Italia, che oltre a sbandierare la vittoria (“una legge del centro destra” con buona pace dei pusillanimi delle 5 S che per qualche poltrona si vendono anima e corpo al loro carnefice politico), qualcuno mette le mani avanti per attutire l’impatto: “Sia però chiaro che è sempre lo Stato a dover garantire la sicurezza dei cittadini” e fin qui, bene: dovrebbe essere scontato, ma è bene ribadirlo. Ma il brivido viene quando si dice “Ci sono italiani che non intendono armarsi e vogliono dormire tranquilli con uno Stato che li protegga”. E’ come dire: ho introdotto la possibilità di sparare legalmente, ma spero che nessuno lo faccia.
La Lega sta esaurendo le sue cartucce propagandistiche, ed ha bisogno di capitalizzare i suoi consensi, a scapito delle 5S e di Forza Italia. Di qui qualche iniziativa per sgusciare via dal cerchio che si sta chiudendo attorno ad essa: le promesse non mantenute e l’incapacità di affrontare la recessione.
Luigi Corbani