Vedo che anche Bersani evoca con una certa nostalgia il fantasma di Metternich a proposito del dopo guerra tra Russia e Ucraina, che presto o tardi – ci si augura prestissimo – seguirà a questa inutile strage. L’arciconservatore ministro austriaco, ricorda l’ex leader del Pd, fece sedere anche la Francia, sconfitta a Waterloo, al Congresso…
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Europa / Valori
La Russia, l’Ucraina e il fantasma di Metternich
Ah, quanto era dolce la Guerra Fredda…! Ma ci avete badato? Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’Europa è vissuta in pace, e a prezzo vile, più o meno per mezzo secolo. Nel senso che fino agli anni Novanta nessun conflitto bellico ha coinvolto i Paesi europei. I quali Paesi europei, quelli occidentali almeno, hanno speso…
Una nuova Monaco o una nuova Potsdam?
Alla fine Vladimir Putin ha attaccato l’Ucraina, Stato indipendente riconosciuto dalla comunità internazionale. Non si è limitato ad occupare le autoproclamate repubbliche filorusse di Donbass, Donesk e Lugansk, come sembrava possibile e prevedibile, anche se non auspicabile. No, egli spinge le proprie forze armate fino alla capitale Kiev e ad altre zone del Paese a occidente…
Timeo rudes
Parafrasando Georges Clemenceau si potrebbe dire che la guerra è una cosa troppo seria per non lasciarla in mano ai militari. Bisogna temere i dilettanti, infatti, non i professionisti. Peggio ancora, bisogna temere i dilettanti fanatici. I professionisti sanno bene quali siano le sofferenze inflitte da una guerra. Per lo meno lo sanno quelli sul campo,…
Kiev non è Danzica
Biden e Johnson stanno giocando una brutta partita, a spese degli europei: si rischia di avere un incidente, per accumulo di tensione, che si sta montando pericolosamente. Ed il pericolo per i Paesi europei è quello di avere una guerra assurda ai loro confini, per responsabilità di altri, e di avere il taglio delle forniture…
Milano innovativa senza cancellare la sua identità
Modernità: “Una parola affascinante e ambigua al tempo stesso, che, mentre allude all’adesione collettiva al gusto e allo spirito contemporaneo, non riesce a eludere un retrogusto effimero, legato al concetto di “moda” di stretta attualità”, scrive Fulvio Irace nella prefazione ad un bel libro “Milano Moderna: architettura, arte, città 1947-2021”. “L’identità di Milano dal punto…
Bilancio in attivo e si sfratta la scuola
Che senso ha sfrattare la scuola di Via Vivaio da sempre in simbiosi con l’Istituto dei Ciechi? Una scuola, in cui la musica e altre attività culturali, per disabili e no, sono da sempre un modello educativo. Un modello che una città sensibile alla formazione culturale e alla educazione artistica dovrebbe diffondere. È “la scuola…
Allegria, dopo 22 anni riapre il Teatro Lirico
Sono molto felice che sia stato riaperto il Teatro Lirico dopo 22 anni: con la Verdi fummo gli ultimi utilizzatori del Teatro, che abbandonammo il 1 settembre 1999: il Comune non volle assegnarci il Lirico, che avremmo ristrutturato a nostre spese (e c’era lo sponsor). Ma questa è una storia che racconterò più avanti, quando…
CITTÀ, Salvatore Veca e la “città dell’ingegno”
Chi ama Milano dovrebbe assolutamente comprare l’ultimo numero di “Città”: sono trenta euro ben spesi. Teoricamente è un periodico, un giornale, in realtà è un libro che trasmette amore per questa città, per i suoi aspetti buoni e per i suoi risvolti cattivi. Ma come si dice “Milan l’è un gran Milan”. Solo un editore,…
Si fa presto a parlare di riformismo
Pubblico un articolo molto interessante apparso su “Mente politica” del 27 ottobre 2021 a firma di Paolo Pombeni: Sembra che stia tornando di moda il riformismo, eterno fantasma che vaga nei territori della lotta politica. Forse si è capito che ridurre il bipolarismo fra destra e sinistra al desueto scontro fra generici fascisti ed altrettanto…