Le biblioteche sono uno strumento di diffusione culturale importantissimo, di aggregazione intergenerazionale, di integrazione multietnica e multiculturale. Possono svolgere anche, con una dotazione adeguata, un ruolo di alfabetizzazione digitale rilevante per anziani ed immigrati.
A chi considera le biblioteche uno strumento superato, consiglio di vedere il film “Ex libris-New York Public Library” presentato al Festival di Venezia nel 2017: una struttura con 92 sedi, con una gestione mista di fondi pubblici e privati, che non si limita al prestito e alla consultazione, ma favorisce l’uso della rete per reperire informazioni, anche mediche e legali, realizza tanti tipi di corsi, di presentazioni, di aggiornamento culturale e digitale in una città in cui un nuovayorkese su tre non ha accesso alla rete.
Rimango della opinione che il Pirellino poteva essere destinato alla grande biblioteca, centrale per tutta la Lombardia. Noi abbiamo già un buon sistema metropolitano di biblioteche: la mia esperienza alla biblioteca Tibaldi (con un personale preparato, gentilissimo ed efficiente) mi spinge a dire che bisogna diffondere ancora di più il sistema bibliotecario, per esempio nelle nuove aree – Porta Nuova e City Life o gli scali ferroviari – e dotarlo di più personale e più risorse.
La biblioteca di quartiere come i negozi di libri e di musica, diffusi nel territorio metropolitano, sono un potente mezzo per evitare che la città sia solo un immenso fast-food e un grande centro commerciale di abbigliamento. Le librerie (magari anche con vendita di dischi e musica) sono un presidio culturale e sociale importante per una città moderna e solidale.
Per questo, le amministrazioni comunali, laddove non sia stato ancora fatto, dovrebbero prevedere agevolazioni per attività che non sono puramente commerciali (la possibilità per le librerie di occupare gratuitamente il suolo pubblico all’esterno del negozio per esporre libri; esenzione dal pagamento del suolo pubblico per le fiere promozionali e le manifestazioni straordinarie di libri; la possibilità di vendere i libri presentati direttamente nelle biblioteche e nelle altre sedi comunali; procedure semplificate per la partecipazione delle librerie indipendenti alle gare per l’acquisto di libri da parte del Comune per le proprie biblioteche comunali; agevolazioni Imu, Tari per il settore delle librerie, ecc.).
I libri e la musica migliorano la nostra vita, favoriscono la socializzazione e cambiano il volto della città.
Luigi Corbani
(pubblicato su “Il Giorno” 24 luglio 2021)
Giustissimo!
Concordo con Giorgio Goggi