Il Sindaco che tutto il mondo (e un milanese su quattro) ci invidia è il massimo interprete di quella “monarchia elettiva”, prevista dal sistema elettorale, che ha come risultato di riportare il cittadino alla condizione di suddito.
Si potrebbero citare una infinità di episodi, (dalla scuola di via Vivaio alla vicenda San Siro, e tanti altri ) ma basti l’ultimo diktat della amministrazione comunale di Milano in tema di libertà e di ambiente: entro tre mesi il suddito si deve adeguare a quanto vogliono il Sindaco e l’assessore alla mobilità. Andiamo per ordine.
Inizio luglio 2022.
Lettera su carta intestata del Comune di Milano, settore mobilità.
Senza nessuna firma, tanto meno dell’assessore competente.
Senza indicazione del responsabile del procedimento.
Senza nessun riferimento a delibera comunale.
Senza nessun riferimento a legge nazionale o regionale o a direttiva dell’Unione Europea.
“Dal prossimo 1 ottobre il veicolo diesel euro 5, intestato a Lei, non potrà più circolare nelle zone a traffico limitato Area B e Area C, attive dalle ore 7,30 alle ore 19,30, nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì”
Si noti che il diesel euro 5 produce il quindici per cento in meno di CO2 rispetto ai motori a benzina e di fatto ha azzerato il particolato grazie ai filtri.
L’assurdo è che gli orari “liberalizzati”, notturni e week-end, per lo più penalizzano i residenti e favoriscono chi non abita a Milano e sono funzionali alla movida. E infatti durante gli orari della movida i sudditi che abitano in centro sono invasi da auto di ogni tipo (altro che inquinamento!) che occupano tutti gli spazi, anche i marciapiedi, senza alcun controllo (i vigili sono una entità fantastica: solo gli anziani raccontano aneddoti sulla loro esistenza). Per il monarca, i bar e i ristoranti (dopo le immobiliari) sono la cosa più importante: dehors dovunque e per sempre.
E se il nostro suddito abita all’interno dell’area C?
Praticamente si dice che il suddito dell’area C potrà circolare solo negli orari della movida,
Però il suddito che abita nell’area B, potrà avere 50 ingressi giornalieri gratuiti all’anno, usufruire della deroga Movein, (un marchingegno regionale a cui bisogna iscriversi) ed eventualmente pagare il ticket.
Nelle monarchie assolute, lo status di cittadino, con parità di diritti e di doveri, è una condizione da conquistare. La discriminazione è grave in sé, ed è aggravata dall’idea che, se il suddito abita nell’area C, è certamente ricco, e quindi può e deve cambiare l’auto perché così vuole il monarca.
Infatti il divieto di circolazione viene spostato, se il suddito dell’area C presenta la sottoscrizione di un contratto di acquisto/leasing/noleggio a lungo termine per una nuova macchina (elettrica, ibrida o a benzina). Però deve farlo entro un mese e mezzo, ovvero entro il 14 settembre.
Ma siccome il monarca è sensibile all’equità sociale mette a disposizione tre milioni per i singoli e due milioni per le aziende. Però il contributo comunale è fino all’esaurimento dei fondi, quindi i sudditi si devono affrettare, non ce n’è per tutti.
Sul sito del Comune ci sono i bandi 2019, 2020, 2021 e 2022, ma non c’è alcun resoconto di quanto erogato negli anni precedenti. E naturalmente non c’è alcuno sforzo per presentare anche le agevolazioni del Governo, perché questa è una monarchia territoriale ben delimitata.
Che esista l’inflazione al 7,9% in Italia, al Comune non importa nulla. Anche perché prima di fare certe lettere anonime, il monarca e l’assessore avrebbero dovuto essere consapevoli che l’inflazione a Milano galoppa: ad aprile era al 5,2%, a maggio al 6,8% e a giugno era al 9%. Ma cosa volete che interesssi al Comune che le bollette dell’A2A (azienda pubblica) siano arrivate ad aumenti vertiginosi e che oggi prima di imbarcarsi in acquisti di auto, il suddito vorrebbe capire qualcosa del costo dell’energia, del gas, e del petrolio per i prossimi mesi o anni.
Ma il fanatismo ambientale del monarca, invece di creare parchi, costruisce dovunque, anche distruggendo boschi esistenti in città. La città diventa un mangificio e uno spendificio, con tanto di prossima bolla immobiliare (costruire centri commerciali e uffici dappertutto, non importa se poi quest’ultimi rimangono invenduti o non affittati).
Se, per invitare il Comune a rimediare ai danni da lui stesso prodotti (una via a senso unico trasformata in doppio senso con tanto di percorso tortuoso e semafori che creano code e inquinamento: in fianco c’è un’altra strada che potrebbe alleggerire in un altro senso di marcia l’ingorgo), il suddito scrive all’assessore, disturba e non merita risposta.
Il Consiglio Comunale dovrebbe intervenire di fronte a questo diktat nei confronti dei sudditi della area C e B per affrontare, con gradualità e buon senso, il problema della mobilità e e dell’inquinamento.
Ma il Consiglio forse è fatto delle “anime morte di Gogol” Cioè dai servitori della gleba al servizio del monarca e di cui non è stato ancora accertata la morte politica: costoro non si pongono neanche il problema che certe misure vessatorie nei confronti dei sudditi dovrebbero esser prese solo dopo che il Comune ha sistemato tutti gli uffici pubblici secondo le norme di risparmio energetico, di isolamento termico e di tutela ecologica dell’ambiente. Anche perché le emissioni di CO2 dei trasporti (pubblici e privati) sono meno di un terzo di quanto prodotto dai riscaldamenti e raffreddamenti degli edifici.
No, si va avanti a testa bassa, facendosi trascinare da suggestioni irrazionali, senza badare alla prudenza e alla razionalità che dovrebbe essere d’obbligo, sempre, ma di questi tempi in particolare.
Franco Bernabè, già amministratore delegato dell’Eni, in una intervista alla Stampa (12 luglio) dichiara: “Guardando al ciclo di vita dell’automobile, i motori endotermici alimentati a biodiesel sono più ecologici dei motori elettrici. Serve neutralità ecologica. Anche assumendo che nel 2035 tutte le auto siano elettriche, cosa impossibile, la maggior parte saranno parcheggiate per strada: dove mettiamo le colonnine? Inoltre tutta la rete elettrica andrebbe essere adeguata a un fabbisogno di potenza superiore”
E chi produce l’energia elettrica necessaria? chi produce le batterie ? e come verranno smaltite le batterie? Domande che si dovrebbe porre chi regna su una città come Milano.
“Siamo leader mondiali: una delle filiere è quella del biodiesel da rifiuti sviluppato dall’Eni che ha convertito le raffinerie di Marghera e di Gela”. prosegue Bernabè.
È vero che costa di più il biodiesel, ma perché non chiedere allo Stato di abbattere le accise per prodotti nazionali, per auto alimentate a biocarburanti o e-fuel a emissioni zero?
Le misure di defiscalizzazione, sono previste dal “Fit for 55”, dalla direttiva sulla tassazione dei prodotti energetici, (come scrivono sul “Corriere della Sera” del 2 agosto Rita Querzé e Andrea Rinaldi).
«Se l’obiettivo devono essere le emissioni zero, allora non bisogna guardare solo allo scarico ma a tutto il ciclo di vita del veicolo», auspica Giuseppe Ricci, direttore generale Energy Evolution di Eni.
La proposta della Commissione Europea prevede di ridurre del 100 per cento (ossia di proibire) la produzione e vendita di nuove auto e di nuovi Veicoli Commerciali Leggeri (LCV) nell’UE che emettono CO2 a partire dal 2035. I modelli già immatricolati potranno invece circolare regolarmente fino a fine vita. In ogni caso, la Commissione lascia spazio a futuri sviluppi tecnologici, compresi i carburanti sintetici, anche rispetto all’obiettivo di zero emissioni entro il 2035,
Ma in una epoca in cui la recessione allunga le sue ombre minacciose sulla economica mondiale, Sua maestà il Sindaco e l’assessore alla mobilità Arianna Censi pensano di andare oltre la Commissione europea e imporre ai sudditi dell’area C (quindi ricchi per collocazione geografica) lo stile di vita e dei comportamenti che vogliono loro.
Mi sfugge la logica politica: adesso il PD vuole punire chi abita nel centro, dove fino all’ultima tornata elettorale il Pd mieteva consensi? Non si diceva che era il partito dei Parioli e di Montenapoleone? Il Pd pensa di aprire così la campagna elettorale a Carlo Cottarelli, che – leggo – sarebbe candidato al Senato nel Collegio Buenos Aires-Venezia?
Almeno, dessero ai sudditi dell’area C le stesse condizioni dei sudditi della area B: sarebbe un passo verso una monarchia democratica e costituzionale.
“La colpa, caro Bruto, non sta nelle nostre stelle, ma in noi stessi” “Buona notte, e buona fortuna”
Luigi Corbani
(giovedì 11 agosto 2022)
Bravo
Grazie. Una grande manifestazione silenziosa nel centro della città per significare lo stato di malessere dei sudditi.