Sorpresona! In questi giorni i media ci stanno svelando una cosa del tutto nuova: la Lega e le 5S litigano ! L’ho scritto più volte: sono i due ladri di Pisa, che rubano di notte e litigano di giorno. Ma per i media meritano pagine e pagine: non ci bastano le uscite di Dibì, che dice oggi il contrario di quello che ha detto ieri; no, dobbiamo beccarci pagine di un comico in disarmo e l’intervista a Dibà. Ma attenti alla operazione in combinato disposto dei media e dei magistrati inquirenti, che ci vogliono far apparire: le 5S sono onesti e di sinistra, antifascisti e la Lega è disonesta e di destra, fascista.
Improvvisamente, non sembra che siano stati e siano al governo insieme e che il giallo abbia sempre avallato le nefandezze del nero e viceversa: porti chiusi, caccia alle Ong, caso Diciotti, chiusura dei centri di accoglienza, decreto sicurezza, prescrizione abolita, inno al superamento del 3%, festeggiamenti dal balcone, reddito di cittadinanza e quota 100, spread al doppio dopo il loro insediamento, ecc. Se badate bene, le due misure clou del governo premiano il non lavoro. Nessuna misura del governo giallonero è fatta per creare lavoro. Vi ricordate le promesse elettorali delle 5 S: no Tap, no valico, no alla Ilva (queste hanno dovuto rimangiarsele), no Tav (questa ci sono riusciti con il difensore del Sud, Matteo Salvini), ecc. Risultato: l’economia va male, siamo isolati in Europa e nel mondo, ma tv, radio e giornali sono tutti sui litigi di Di Maio e Salvini.
Hanno arrestato il sindaco di Legnano per “corruzione elettorale”, perché avrebbe promesso la nomina in un ente pubblico della figlia del capo di una lista elettorale per avere l’appoggio nel ballottaggio. Ops, e quelli che hanno promesso 780 euro al mese a sei milioni di cittadini a spese del contribuente italiano ? Pagamento cash, per le loro mance elettorali, mettendo a nostro carico altri debiti.
Se avessimo una opposizione, questa si metterebbe a raccogliere i dati, comune per comune, sulle richieste di reddito di cittadinanza, a chi e quanto è stato dato, quanti posti di lavoro negli anni passati e nei primi quattro mesi di quest’anno sono passati dai centri per l’impiego, quanti fantastici “navigator” (figura inventata in un talk show televisivo) sono all’opera, ecc.
Gli “onesti” hanno avuto vari personaggi inquisiti, gli “onesti”, a scartamento ridotto, fanno i condoni edilizi e fiscali pur di stare al governo. Incompetenti e incapaci, non sanno cosa sia la vergogna: “questo lo dice Lei!” è il loro motto. È l’opinione pubblica che decide se la luna sia fucsia, dice un loro genio fancazzista.
Un movimento, il cui marchio identitario è “il vaffa…”, condito da una visione statalista e assistenzialista, e che teorizza la fine della democrazia rappresentativa e del lavoro, può apparire di sinistra solo a menti molto generose. Il reddito di cittadinanza non è uno strumento di lotta alla povertà, come dimostrano i dati registrati, né è uno strumento di lotta alle disuguaglianze. Anzi tutta l’azione del governo è un premio ai furbi: guardate cosa fanno con le banche e con i “truffati” delle banche. E che dire della sceneggiata messa in piedi dalla Casaleggio srl per salvare Salvini sul sequestro della nave Diciotti: una votazione su una piattaforma privata, non controllata né certificata da parti terze, con un sistema antiquato e non affidabile come dichiarato dal Garante per la protezione dei dati personali. E poi, è mai possibile che 38.878 persone decidano che cosa devono fare 107 senatori scelti da 9.733.928 elettori ? In aperta violazione dell’art.67: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.”, la Casaleggio decide cosa devono fare i parlamentari.
Con una notevole faccia di bronzo, dopo che per tutta la campagna elettorale hanno insultato la Lega, spergiurando che non avrebbero fatto nessun governo insieme, tre mesi dopo, 42.274 persone sulla piattaforma Rousseau prendono in giro 11 milioni di elettori: la Casaleggio decide di fare un governo con l’odiato nemico, la Lega. “Mai e poi mai con la Lega” fino a quando sono in vista le poltrone, con annessi e connessi.
Una volta, i giornalisti avrebbero scritto dozzine di articoli sull’inciucio. Una volta, eh, sì, perché anche il termine inciucio è passato nel dimenticatoio: con i sinonimi di imbroglio, intrigo, pastetta: “termine passato a indicare un piano o un accordo politico confuso, non chiaro, malamente orchestrato.”
Ma come dice Antonio, le 5S, “sono uomini d’onore: e non voglio far loro torto: preferisco piuttosto far torto al defunto, far torto a me stesso e a voi, che far torto a sì onorata gente”.
Il defunto è la democrazia rappresentativa, e il Paese non sta tanto bene.
Luigi Corbani
(domenica 18 maggio 2019)
Sacrosanto Luigi!!!!
Ottima analisi politica se ci fosse una opposizione combattiva!!