Da tempo ho smesso di seguire i telegiornali di casa nostra, in particolare quelli della Rai dove i reggimicrofoni, pagati come se fossero dei giornalisti, ogni sera ci propinano le dichiarazioni dei rappresentati dei vari partiti. Lupi rappresenta almeno il 20% degli elettori italiani: ogni sera una sua dichiarazione regolarmente registrata dai telegiornali.
Non parlo poi dei talkshow che sono una indecenza: non si approfondisce nulla e si mettono a dibattere alcolisti anonimi, attricette, giornalisti e opinionisti vari, in un circo Barnum, che viene fatto passare per informazione.
Seguo su Internet il sito della TV della Svizzera Italiana, che fornisce per davvero informazioni, e ricevo regolarmente la news della stessa. Non credo che la Rai, o Mediaset o la7 abbiano mai dato una informazione come questa:
“Il divario salariale resta molto alto in Svizzera: nel 2022, lo stipendio più elevato percepito nei grandi gruppi era in media 139 volte superiore a quello più basso, secondo uno studio del sindacato Unia, che ha esaminato 37 aziende, di cui 34 quotate in borsa.
La disparità rilevata l’anno scorso è maggiore rispetto a quella del 2020 e leggermente inferiore a quella del 2021, ha comunicato oggi Unia. Il leggero calo degli utili delle imprese nel 2022 rispetto al 2021, nel corso del quale sono stati versati bonus eccezionalmente elevati, ha giocato un ruolo.
Tra le aziende considerate, la più forte disparità salariale è registrata dal gruppo farmaceutico Roche, che si trova in cima alla classifica per la quarta volta consecutiva. Il CEO Severin Schwan percepisce uno stipendio di oltre 15 milioni di franchi, ossia oltre 307 volte il salario più basso retribuito nell’impresa. Ciò significa che un/a dipendente di Roche con il salario più basso dovrebbe lavorare a tempo pieno per 25 anni e sei mesi per guadagnare uno stipendio mensile di Schwan. UBS resta in seconda posizione (1:243), mentre ABB occupa ora il terzo rango (1:216). In fondo alla classifica si trovano Migros (1:18), La Posta (1:18), le Ferrovie federali svizzere FFS (1:17) e Coop (1:10).
Nel 2022, con 15 milioni di franchi, lo stipendio annuale del CEO di Roche è rimasto nettamente il più alto. Il CEO di UBS Ralph Hamers si è piazzato al secondo posto con 12,64 milioni e quello di Novartis Vasant Narasimhan al terzo rango con 10,96 milioni. Magdalena Martullo-Blocher è l’unica donna a figurare tra le persone che guadagnano di più. Il suo reddito, alla guida di EMS Chemie, di poco superiore a un milione, è relativamente “modesto”. Tuttavia, Unia sottolinea che lei e le sue due sorelle intascano ogni anno quasi 100 milioni di franchi in dividendi.”
Orbene, questa notizia fa pensare che in Italia anche i giornali, i sindacati e il Parlamento non hanno mai verificato cose di questo genere.
Sarebbe certamente disdicevole e riprovevole se qualche parlamentare chiedesse che il CNEL o le Commissioni lavoro di Camera e Senato facciano una indagine sulle differenze salariali in Italia di oggi, magari raffrontate a quelle d dieci, venti, trent’anni o quarant’anni fa?
Sarebbe cosa buona e giusta, anche nel momento in cui si discute del salario minimo.
E in particolare, sarebbe molto giusto che si facessero i conti in tasca agli amministratori delegati delle banche, che prendono delle cifre spropositate: una volta ci raccontavano che era giusto così, erano imprese private, quindi i Ceo (come si dice adesso) potevano avere stipendi e bonus a più non posso. Poi a nostre spese abbiamo saputo che quando le banche vanno in crisi, c’è sempre il salvagente dello Stato.
E se 9 euro all’ora vi sembrano troppi, cosa dire di uno stipendio orario di 3.807 euro, ovvero 423 volte il salario orario minimo europeo? È lo stipendio (2021) dell’amministratore delegato della banca in cui devo pagare per avere il conto corrente su cui accreditare la pensione.
Il Biondo
(giovedì 31 agosto 2023)