Debbo confessare che ho provato tenerezza nei confronti di un “commentatore”, vedendo ad “Ottoemezzo”, qualche sera fa, l’insistenza, persino supplichevole, con cui costui chiedeva a Zingaretti di fare l’alleanza con le 5S.
È passato da un tono lacrimevole a un atteggiamento aggressivo e infine sconfortato per il fatto che il candidato PD non rispondeva ai desiderata del “commentatore” (autorevole, per definizione implicita nel personaggio). Partendo dal fatto che le 5S hanno perso le elezioni in Sardegna e che il truce Ministro dell’Interno domina e sevizia le 5S, per il “commentatore” il PD deve essere pronto ad allearsi con le 5S, per garantire la governabilità del Paese (ovvio, la governabilità, per costui, è valida, se è fatta con le 5S, che sono di sinistra, ed è disdicevole se è fatta con chiunque altro).
Bisogna combattere la Lega e quindi il PD deve dare una mano alle 5S: “Ma non ve ne rendete conto che il baùscia è il dominatore e voi vi dividete nell’altro campo?”
Ragionamento ineccepibile se non fosse per un piccolo particolare, che sono le 5S ad aver fatto un governo con la Lega e che i fiancheggiatori (come lui, in primis) delle 5S non si sono sbattuti a tal punto di farli desistere dall’inciucio con la Lega e di spingerli a stare nello “stesso campo” (quale?, di grazia)
Per di più, sono le 5 S che hanno salvato il baùscia dall’inchiesta del Tribunale di Catania.
Ora, senza che i grillini facciano una piega o diano un segnale, il PD dovrebbe dichiarare a priori, a prescindere da tutto, di essere disponibile a fare da bagnino di salvataggio delle 5S ? Ma come ? Dopo tutti gli insulti, le maldicenze, le calunnie, le contumelie, gli improperi, le ingiurie, le insolenze, le offese, gli oltraggi, le villanie, così, a freddo, il PD dovrebbe fare la respirazione bocca a bocca per rianimare le 5S, in palese stato di insufficienza respiratoria, con conseguenze sulle funzioni cerebrali.
In realtà, i disperati sostenitori delle 5S per salvare i loro cocchi, che sono in stato comatoso e confusionale, vorrebbero che il Pd portasse sangue e aria ai dipendenti della Casaleggio s.r.l.
Ed ecco la frase che dovrebbe spazzare ogni dubbio “Ma insomma stanno affrontando un tema caro alla sinistra, la lotta alla povertà !” Peccato che abbiano buttato via il reddito di inclusione per imbastire una roba da Mississippi, con l’invenzione a novembre 2018 dei navigator e con una serie di misure a dir poco ridicole o improvvisate. Peccato che non abbiano programmato nessun investimento per la ripresa dell’economia, per creare il lavoro di cittadinanza.
In realtà, si fa solo un discorso di convenienza partitica, di politichese puro: “conviene alle 5 S e al Pd mettersi contro la Lega, perché altrimenti la Lega prende potere”.
Intanto le nomine negli Enti, Lega e 5S, non le fanno insieme ? Ed è riduttivo pensare che Dibì difenda il governo per interessi personali, per difendere il suo posto ?
Se si guarda ai contenuti, per esempio, presumo che sulla TAV e sull’autonomia differenziata (se non altro per difendere l’Emilia Romagna) siano più vicini il Pd e la Lega di quanto lo siano le 5 S e il PD. E infatti la prima uscita di Zingaretti sulla TAV non credo sia nella direzione di una intesa con le 5S.
Mi spiace solo che, in quella trasmissione, Zingaretti non abbia risposto nell’unica maniera politicamente corretta e utile al PD: intanto, le 5 S hanno una occasione per costruire un rapporto nell’”altro campo”: il voto al Senato sulla richiesta del Tribunale di Catania per togliere l’immunità e l’impunità al baùscia.
Secondo me, il PD dovrebbe tenere una linea molto semplice: non si chiedono atti di contrizione o di abiura, si chiedono atti concreti sulla immunità, sulla legittima difesa, ecc. Dopo quest’anno di governo giallo nero, il PD dovrebbe dichiararsi disposto a dialogare con tutti, pur di togliere di mezzo un governo dannoso e pericoloso, per l’economia, per la società, per la cultura, per la convivenza civile, per la presenza e il ruolo internazionale dell’Italia. E così lancia anche un messaggio a Forza Italia, che può ancora essere decisiva in Parlamento per liberare il Paese da un guaio serio.
In politica, – mi hanno insegnato, da piccolo, in sezione – bisogna, sempre, avere l’iniziativa per cambiare la situazione e ci si deve muovere anteponendo l’interesse del Paese a qualsiasi calcolo di parte. Solo così si vince e si guadagna anche consenso.
E adesso qual è l’interesse del Paese, delle forze produttive delle categorie più deboli della società, se non quello di sgombrare il terreno da un governo che ci sta facendo pagare caro la sua incapacità, persino sul fronte della immigrazione irregolare e della sicurezza ?
Ma che dico ? Sbaglio tutto, la priorità è l’apertura delle “case chiuse” .
“Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!”
canta Dante nel Purgatorio. Forse sarà bene pensarci prima di precipitare all’inferno.
Luigi Corbani
Luigi attento a Dante.
Il purgatorio é dopo l’Inferno.
Firmato
Il PeDante