Noi non abbiamo un Governo nazionale, abbiamo due azionisti che fanno i loro interessi di parte, con uno in mezzo che fa la bella statuina, la potiche, dicono i francesi. Per prendere tempo, hanno trovato il sotterfugio dell’ “avis de marché”, che, dicono i francesi, è “pubblicità pubblicata da un acquirente pubblico per informare i potenziali richiedenti dell’aggiudicazione di un appalto pubblico (noto anche come “avviso pubblico di concorrenza” o “avviso di pubblicità” o “bando di gara”)”.
I due pensano di far fesso il Paese e di passare indenni le elezioni europee, ma una larga parte dei cittadini italiani sta comprendendo che siamo di fronte ai ladri di Pisa.
Di notte si spartiscono le poltrone, Si dividono persino le leggi: questa è tua (legittima difesa) , questa è mia (prescrizione). Occupano ogni possibile posto all’interno dei Ministeri. In questo eccellono le 5S per varie ragioni: la fame di potere, propria della Casaleggio s.r.l.; la esigenza di sistemare adeguatamente nullafacenti, disoccupati e sottoccupati, amici, amici degli amici, candidati trombati alle elezioni; creare una struttura del movimento pagata dalle istituzioni. Ed ecco allora una notevole quantità di portaborse , al servizio di ministri e sottosegretari tanto incompetenti quanto imbarazzanti. E tutti strapagati.
La Lega ha già governato il Paese per quasi dieci anni e quindi ha sistemato qua e là un po’ di persone, dalla Rai a vari enti e aziende pubbliche; ha poi avuto da trent’anni la possibilità, pienamente utilizzata, di mettere amici – comprese mogli, ex-mogli, amanti, fidanzate, ecc. – negli enti locali e nelle regioni, In più si è messa in tasca, in maniera illecita, 49 milioni di soldi pubblici, che, caso unico al mondo, dovrebbe restituire ai contribuenti italiani in 80 anni. Si permette anche di non rispondere sul tema dei finanziamenti stranieri, dalla Russia, sollevato dalle inchieste dell’”Espresso”. Ed è in continua campagna elettorale: il baùscia, con tutti i suoi travestimenti, è sempre in giro, mischiando il ruolo politico di segretario della “Lega Salvini premier” con quello istituzionale di Ministro dell’Interno: un combinato disposto di stravolgimento delle regole istituzionali.
Di giorno, litigano, o per meglio dire fanno finta di litigare. Ciascuno per tenere il proprio elettorato. La Lega fa la voce grossa sulla Tav, a cui replica con fermezza le 5S: crisi ? Ma figuriamoci! Il Senato deve ancora votare per l’impunità dello spavaldo fifone e poi le 5S tengono famiglia, e numerosa anche. I ladri di Pisa litigano di giorno su come spartirsi il bottino non sul fatto di andare a rubare di notte. Più si ruba di notte, e più si litiga di giorno, perché il bottino è maggiore.
Questa vicenda della TAV con la farsa degli “avis” al posto dei bandi la pagheranno entrambi. Magari non alle elezioni in Basilicata, ma nel prossimo turno politico elettorale.
La furbizia non paga. Le 5S avranno a che fare con una base sospettosa, che non può accontentarsi di un rinvio che va bene anche alla Lega. E la Lega scontenta il Nord.
Lo smargiasso può farsi tutte le campagne elettorali, lanciare slogans emotivi e allarmanti per alimentare paura e insicurezza, ma non sfonda sull’elettorato delle 5 S e può solo svuotare l’elettorato di Forza Italia, ma senza tanti guadagni: quelli ce li ha nei sondaggi, ma nelle urne dell’Abruzzo e della Sardegna complessivamente ha fatto il 18%.
Un ministro dell’Interno che non va a nessun vertice europeo a discutere di sicurezza e immigrazione è l’esempio plastico della incapacità di fare gli interessi dell’Italia: preferisce i comizi, al confronto sulle cose concrete con gli altri Ministri dell’Interno. Secondo me, teme di fare brutta figura e allora sta lontano dai vertici europei. Tutti parlano dell’impreparazione delle 5S ma a costui la Lega non ha mai fatto fare l’assessore a Milano e nel Parlamento europeo e italiano non si è mai distinto per la sua attività legislativa. Il suo marchio di attività è stato quello di spararla più grossa degli altri: il razzismo contro i terroni (forza Vesuvio, lavatevi) e contro gli extra comunitari (le carrozze della MM riservate ai milanesi). adesso contro gli africani (badate, quelli che arrivano per mare e che con la chiusura dei porti gli consentono di fare il gradasso).
Ha sposato le tesi lepeniste per conquistare voti di paura e di insicurezza sociale, ma adesso arriva alla resa dei conti: con il rinvio della Tav e la mancata autonomia differenziata rischia di perdere i consensi dei ceti produttivi del Nord, visto che non ha tolto neanche una accise, non ha riformato la Fornero e la flat tax è di là da venire.
Deve inventarsi qualche altra baggianata propagandistica (le case chiuse) per reggere, perché sul piano dell’azione di governo siamo al capolinea: non è in grado di rimpatriate gli illegali, non è capace di imbastire una strategia per una efficace prevenzione contro la criminalità.
Mi auguro che le forze produttive (imprenditori, lavoratori, artigiani, commercianti, agricoltori) facciano sentire la loro voce, forte e chiara, subito, visto che, di fronte alla recessione, i ladri di Pisa non fanno nulla e si baloccano con il rinvio della TAV e i navigator. Il tempo stringe.
Luigi Corbani