“…che tu possa vivere un tempo interessante”, nella cultura cinese è considerata una maledizione, famosa e ricorrente.
Certo, è quasi un ossimoro, ma il senso che gli si attribuisce è, davvero, quello di una vera e propria maledizione. Noi che viviamo la contemporaneità, con qualche sforzo nel tentativo di capirci qualcosa, e acquisire un pò più di consapevolezza, se ci pensiamo bene forse capiamo il senso, profondo e raffinato, di questo pensiero della cultura cinese. Che il nostro tempo sia interessante è fuori discussione. Che sia un “bel tempo”,,. è un altro discorso. Un po’ più controverso. Forse solo i meteorologi…ce lo possono dire. È pur vero del resto che il kaos, condizione tipica del nostro tempo, ha anche una base scientifica, e foriero quindi di qualche novità.
Ma la maledizione dove sta? Eh sì, sta nella fatica a comprendere ed accettare le contraddizioni, le assurdità, le iniquità che incontriamo nella vita di ogni giorno. Tutte cose, queste, che ingigantiscono la complessità della realtà della nostra vita, rendendo sempre più difficile, e faticoso, comprendere ed accettare, quello che ci passa il convento del nostro mondo, nel nostro tempo.
In più va detto che, da noi, non basta il problema di dover fare i conti con i progressi e le complicazioni della modernità. A cominciare dalla mondializzazione e dalla rapidità dei cambiamenti continui, ciò che si chiama “accelerazione della storia”.
Da noi, ci si mette anche una fase di stordimento della gente e, quindi, di caos nella politica, quella cioè che dovrebbe, invece, governare un ordinato sviluppo della società. È allora evidente, di conseguenza, che tutto diventa più incomprensibile, mentre il disagio aumenta.
E, così, pur vivendo le suggestioni di un tempo, sicuramente interessante per tanti versi, una sorta di maledizione inevitabilmente ci accompagna.
Ma questo cosa ci insegna? Che mentre di primo acchito, un pensiero fine e intelligente, come il detto cinese, ci porterebbe subito a pensare ad una sorta di ineluttabile destino, in realtà, il mondo, il tempo e i disagi che viviamo, non sono frutto di un “destino”, ma di sconsiderati comportamenti umani.
E se le improvvide scelte democratiche del nostro paese, hanno affidato il governo ad una manica di… “smandrappati”, è evidente che non si tratta di subire quel classico “destino cinico e baro”, dalle origini misteriose (esoteriche o addirittura “essoteriche”, che coinvolgono cioè, secondo definizione,” un pubblico più vasto e incolto” ), ma di una responsabilità colpevole di un popolo che questo destino, con tutte le sue conseguenze, e non si sa quanto consapevolmente, se lo è cucito addosso su misura.
Il giorno che gli italiani ne prenderanno consapevolezza, sarà sempre tardi, perché i danni che, intanto, questi barbari avranno prodotto, saranno comunque enormi.
Le elezioni europee hanno accentuato ancora di più questa voglia di farsi del male, inspiegabile proprio rispetto alle attese: ma cosa mai si aspetteranno da questi nuovi rozzi padroni?
Viene così naturale pensare al vecchio adagio che, sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico. E proprio quei ceti popolari…che si fanno incantare dai venditori di pentole, dovrebbero sapere per cultura antica, che il demonio non porta mai bene.
Benito Boschetto
(giovedì 6 giugno 2019)