Oggi Sala ha dato il meglio di sé con una intervista a “Repubblica” e una dichiarazione al “Giornale”: “io chiederò di verificare una cosa curiosa, perché i dati richiesti spesso finiscono il giorno dopo sui giornali. A pensare male…Queste cose non mi stanno bene…”
C’è da chiedersi se è in sé: i dati richiesti da Monguzzi e Fedrighini sono dati pubblici di una società pubblica: sono i dati sulla mobilità, l’area C e B, ecc. ed è bene che finiscano sui giornali. A lui non sta bene che i giornali facciano il loro mestiere: li vuole controllare solo lui ! Perché per lui i giornali devono essere al servizio del governante, non del governato. Lui solo, deve avere il monopolio della attenzione dei giornali: saltando a piè pari il Consiglio Comunale, annuncia alla stampa una cosa da niente: il commissariamento di due assessori e la creazione della ennesima figura per “la sicurezza e per la coesione sociale”.
Su “Repubblica” arriva a vette sublimi: “se io (Sala) ho bisogno di aiuto sono prontissimo a chiederlo, così adesso ho chiesto a Gabrielli di fare il mio delegato”. Conferma che dal 2016 ha sottovalutato il problema, che ha messo due assessori che non hanno affrontato il problema ( ha fatto fuori l’unica che con capacità si occupava di sicurezza, Carmela Rozza) e adesso (dopo ben sette anni) chiede aiuto? Temo che molte uscite imbarazzanti non siano il frutto del suo dilettantismo politico ma anche di una serie di cortigiani che ha attorno che lo consigliano veramente male.
Ma non contento, il Sala, che fa il bene della città , senza mai esprimere il suo ego smisurato da grande leader politico nazionale e da ideologo, prima marxista, (“Il socialismo del XXI secolo” pubblicato in piena pandemia) e poi ambientalista europeo cementificatore, aggiunge “la realtà va guardata in faccia per il bene di Milano e non per il tornaconto politico di alcune persone”. E secondo lui la politica cosa è? La possibilità di esprimere le proprie opinioni e di avanzare soluzioni, proposte e anche di conquistare consenso tra i cittadini. O solo lui esprime “il bene della città”? Nessun sindaco ha avuto questo delirio autocratico.
Ma le perle del nostro eroe non finiscono: su “Repubblica”, aggiunge che “mi pare che molte di queste critiche (al modello Milano, ndr) arrivino da una “bolla” abbastanza autoreferenziale che non propone però soluzioni alternative”. Siamo in presenza di un Sindaco che non sa cosa sia il confronto, la discussione, la mediazione politica, il compromesso e per il quale le critiche sono “bolle”. Non va mai in Consiglio Comunale ( ha partecipato al 20% delle sedute) e non vota mai (ha votato solo nel 5% delle votazioni).
Si lascia andare ad affermazioni farneticanti e ad un attacco stupido alla Sovrintendente, sullo stadio di San Siro, una operazione che lui ha condotto in accoppiata con Scaroni, senza sentire nessuno, neanche le voci del Consiglio Comunale che lo mettevano in guardia dal flop a cui andava incontro. Aggiungo che Sala non ha preso mai in considerazione le proposte, che gli avrebbero evitato un brutta figura, e una gestione pessima del dossier Stadio: e glielo ripetiamo, già dal 2019 doveva indire un concorso internazionale per l’ammodernamento dello Stadio Meazza, per la sistemazione dell’esterno e per la gestione del Meazza. Ma lui è andato avanti con il suo amico Paolo Scaroni, contro ogni ragionevolezza politica, tanto da suscitare legittimi dubbi sulla sua pervicacia in una operazione fallimentare. Che un Sindaco fosse così incapace non si era mai visto dai tempi di Greppi.
Del resto, il suo senso del potere lo porta ad uscite prive di sensibilità politica: “A loro non sta bene che il sindaco voglia vedere prima di loro i dati? Se ne facciano una ragione». Peccato che sia da marzo che il Sindaco studia i dati senza farli conoscere agli altri e poi sta parlando di consiglieri comunali, mica di gente che passa per caso fuori da Palazzo Marino.
Ma lui, Sala, ”ha “il coltello fra i denti”, (SIC! Ndr), non è vero che è assente, svogliato, infastidito dalle critiche e si considera sprecato per il ruolo di Sindaco (di fare il Sindaco metropolitano non ne ha la più pallida idea). Nell’intervista a “Repubblica” è fiero che “a Milano aumentano i residenti” (oscillano anno dopo anno, sotto 1,4 milioni, ma il problema è l’area metropolitana, che lui non sa neanche cosa sia), le università fanno il pieno di iscritti (ma forse è merito delle università?), c’è un boom di turisti ( quanto dura e a vantaggio di chi? una città di food&bevarage&shopping è il “modello Milano”?).
In tutta la intervista il Sindaco Sala non parla mai di “periferie”, di “rete di trasporti pubblici nell’area metropolitana”; di “servizi alla persone”; le frasi sulla cultura a Milano sono imbarazzanti: il modello del verde è il giardinetto di “Coima City”
Neanche in questa intervista vi è un accenno alla morte di sei persone degli ottanta feriti della Casa dei Coniugi”: a che punto è l’indagine interna del Comune, e quella della magistratura? E i lavori di ripristino della struttura e di messa in sicurezza ? Silenzio.
E a proposito di turisti, il Sindaco e Gabrielli vadano, senza scorta, a Linate, alla Stazione Centrale al posteggio dei taxi o ancor meglio alla stazione dei pullman di Lampugnano: esempio di “città internazionale”. Ma mi faccia il piacere, diceva Totò.
Piangi, che ben hai donde, Milano mia.
Il Biondo
(giovedì 5 ottobre 2023)
Sottoscrivo dalla prima all’ultima parola.
Anche se ho dubbi su chi sia Il Biondo 🤔