La Regione Lombardia, per numero di abitanti, è il dodicesimo Paese dell’Europa; la “Grande Milano” è poco meno di un terzo della Lombardia e il Comune di Milano è solo un terzo della “Grande Milano”.
Un’area estesa ed integrata come quella di Milano (133 comuni e la terza area più popolata d’Europa, dopo Londra e Parigi) deve essere governata da una autorità forte e legittimata dal voto popolare.
Il confronto con le grandi città del mondo e dell’Europa, è con l’area metropolitana, la sola che possa fornire le possibilità di uno sviluppo che coniughi solidarietà sociale e sviluppo dei redditi, ambiente qualificato e servizi al cittadino, strutture sanitarie territoriali adeguate e primarie attività culturali distribuite nel territorio con una politica della mobilità e delle comunicazioni, della digitalizzazione e del lavoro a distanza.
In una dimensione metropolitana è possibile anche valorizzare, sviluppare e costruire una presenza del nostro ricco sistema formativo, ancora più internazionale e ancora più proiettato in un rapporto di collaborazione con l’Africa, l’America Latina e il Sudest asiatico.
Nel passato alcuni strumenti, nati su base volontaria dei Comuni, come il Piano intercomunale milanese o come il Consorzio intercomunale milanese edilizia popolare, hanno contribuito decisamente allo sviluppo e ai risultati di questa area, decisiva per il Paese.
Oggi, sarebbe utile dare un segnale con una legge che consenta di eleggere direttamente dai cittadini il Sindaco metropolitano: questa è la dimensione della politica del futuro per Milano e la sua vasta area.
Luigi Corbani
(articolo pubblicato su “Il Giorno” di domenica 7 marzo 2021)