La forma di società per azioni della A2A non fa venir meno la sua sostanza pubblica, la sua appartenenza alle istituzioni pubbliche. Una società pubblica vende immobili senza alcuna gara ? Che la A2A venda la sede storica di corso di Porta Vittoria senza informare il Sindaco di Milano sarebbe un fatto gravissimo; che lo informi e costui dia l’assenso, sarebbe ancora più grave. Che vendano gli immobili per poi spendere soldi a costruire un grattacielo di 144 metri a Porta Romana, (28 piani) in epoca di caro energia e di smart working è una cosa al limite della offesa del buon senso. A proposito, la società quotata in borsa sul suo sito (oggi 22 febbraio) non ha ancora annunciato la vendita degli immobili.
Fra l’altro mi piacerebbe capire se i due Comuni (chi? il Sindaco? la Giunta? Il Consiglio Comunale?) hanno autorizzato la vendita e poi l’acquisto di azioni proprie ed interessante è capire il prezzo di vendita e il prezzo di acquisto di queste azioni. Tutti dati che penso siano a disposizione dei consiglieri comunali o che comunque i consiglieri comunali, nell’ambito delle loro funzioni e prerogative, hanno chiesto ed ottenuto, ovviamente.
La società dovrebbe essere al centro di un esame e di un approfondimento dei Consigli comunali di Brescia e Milano sulla “transizione ecologica”, di cui si fa un gran parlare tranne che nelle sedi istituzionali. Invece nulla, forse perché non essendo una “municipalizzata”, si considera ed è considerata al di sopra dei Consigli Comunali.
Sicuramente i consiglieri comunali sono al corrente che ancora oggi la A2A produce il 76% con il termoelettrico, il 23% con l’idroelettrico, l’1% con il fotovoltaico e lo 0,09% con l’eolico. In sostanza, dipendiamo dal gas, ma facciamo tanti bei discorsi sulla transizione, sulla Russia, sulle estrazioni, ecc.
Nel giugno 2021 laA2A ha sottoscritto con Ardian “un term sheet (una lettera di intenti) non vincolante che stabilisce i termini principali di una partnership nella generazione e fornitura di energia in Italia.”
“La partnership diventerà il veicolo esclusivo per i futuri investimenti di A2A e Ardian nel settore della generazione di energia rinnovabile in Italia e il veicolo preferito dalle parti per investimenti congiunti nel settore della generazione di energia in Italia…Ardian è assistita da Nomura come consulente finanziario unico e da Chiomenti come consulente legale. A2A è assistita da Citigroup Global Markets Europe AG (“Citi”) come consulente finanziario unico e da Cleary Gottlieb come consulente legale”.
Tutto bene, dunque. Certo, anche perché le regole valgono per i nemici, i conflitti di interesse valgono solo per gli altri, e il senso dell’opportunità vale per gli allocchi
Dunque, ricapitolando, (giugno 2021) Ardian è assistita da Nomura che il 10 ottobre 2019 aveva emesso a Londra questo comunicato : “Nomura, banca d’investimento asiatica che opera a livello globale, annuncia oggi l’avvio della collaborazione con Marco Patuano,che ricoprirà il ruolo di Senior Advisor. Marco Patuano opererà quale advisor nell’attività di Investment Banking a livello europeo di Nomura, con particolare attenzione all’Italia.”.
Ad oggi, (febbraio 2022) il Presidente della A2A nel suo curriculum mette che è Senior Advisor Europe (TLC e Infrastrutture) e Italia (tutti i settori) per NOMURA. E guarda caso strano, quella lettera di intenti tra Ardian e A2A si sostanzia in un comunicato del 22 gennaio 2022:”Le parti siglano due accordi da 452 milioni di euro di investimento per 352 MW di potenza complessiva. A2A e Ardian, società privata di investimenti leader mondiale, hanno sottoscritto in data odierna un accordo vincolante ai sensi del quale A2A acquisterà da fondi Ardian partecipazioni in 3New&Partners, Daunia Calvello e Daunia Serracapriola, società che compongono un portafoglio di parchi eolici in Italia con una potenza complessiva di 335 MW (195 MW pro quota rispetto alla partecipazione detenuta da Ardian in tale portafoglio), a fronte di un Equity Value di 265 milioni di euro. Le due parti hanno inoltre siglato un secondo accordo vincolante per un ulteriore portafoglio, 4New, interamente detenuto da un fondo gestito da Ardian composto da impianti eolici e fotovoltaici per complessivi 157 MW di cui 117 MW localizzati in Italia ed i restanti 40 MW in Spagna: l’acquisizione da parte di A2A prevede un Equity Value di 187 milioni di euro.”
A che cosa servano gli impianti in Spagna, a me sfugge. Sta di fatto che Patuano ha una consuetudine di rapporti con Ardian; infatti nell’ottobre 2020 :
“Tim ha ceduto il 14,8% di Inwit al consorzio di investitori guidato da Ardian Infrastructure e Canson Capital Partners. Della rimanente partecipazione diretta di Tim in Inwit, corrispondente al 3% del suo capitale, è stato inoltre ceduto per 109 milioni di euro l’1,2% a Guernsey, veicolo gestito e assistito da Canson Capital Partners, guidato dal co-fondatore Matteo Canonaco… Al capitale di Guersney partecipano anche il veicolo di diritto lussemburghese Azimut Private Equity I SCSp, e Marco Patuano, ex amministratore delegato di Edizione Holding e prima di Tim e oggi senior advisor di Nomura, l’investment bank che ha affiancato Ardian e i suoi coinvestitori nell’operazione Inwit”
Nel dettaglio, l’investimento del consorzio Ardian-Canson è stato condotto in una nuova holding (Daphne 3) di cui Presidente è Marco Patuano, che come presidente di A2A a gennaio 2022 – come detto prima – realizza due accordi con Ardian per 600 milioni di euro.
Inwit è l’acronimo di Infrastrutture Wireless Italiane, fondata da Telecom Italia, di cui Patuano è stato grande dirigente dal 2003, fino a diventare amministratore delegato dal 2011 al 2016.
E guarda i casi della vita: Patuano e Sala battono le stesse strade, Tim, Nomura, A2A. Infatti nel curriculum di Sala è scritto: “Nel 2002 assume la carica di Chief Financial Officer di TIM. Dal 2003 al 2006 è Direttore Generale di Telecom Italia. Nel 2007 e 2008 è Presidente di Medhelan Management & Finance e Senior Advisor per Nomura Bank. Da gennaio 2009 a giugno 2010 è Direttore Generale del Comune di Milano. Da giugno 2010 assume l’incarico di Amministratore Delegato di Expo 2015 S.p.A. Da febbraio a maggio 2012 ricopre la carica di Presidente di A2A.”
Oggi Marco Patuano è Presidente del Consiglio di Amministrazione di A2A e Presidente del Comitato per la Sostenibilità e il Territorio; è fondatore e Amministratore Delegato di MP Invest; è presidente del Consiglio di amministrazione di Daphne, 3 spa (stesso indirizzo di Tim); è – come già detto – Senior Advisor Europe (TLC e Infrastrutture) e Italia (tutti i settori) di Nomura; è membro del Consiglio di Amministrazione di Digital Value, di Telit e di AC Milan.
Non approfondiamo il tema Digital Value, posseduta dalla DV Holding spa, che possiede anche “DoveVivo” la co-living company“ italiana, che offre a studenti e a giovani professionisti spazi condivisi in cui vivere, oltre ai servizi di co-working
Ci sono sempre dei curiosi intrecci nel mondo: pensate che l’amministratore delegato della Telit è Paolo Dal Pino, che è stato fino a poco tempo fa presidente della Lega Calcio di serie A e che Marco Patuano è nel consiglio di amministrazione del Milan,
Tra gli sponsors del Milan, guarda le coincidenze, c’è A2A. Per pura combinazione e comunque nell’interesse di A2A, ça va sans dire.
O come diceva Talleyrand, “Si cela va sans dire, ça ira encore mieux en le disant” Se ciò va bene senza dirlo, andrà ancora meglio dicendolo.
“La colpa, caro Bruto, non sta nelle nostre stelle, ma in noi stessi” “Buona notte, e buona fortuna”
Luigi Corbani
(martedì 22 febbraio 2022)
Fantastico Luigi, ha svelato intrecci incredibili!
È la magistratura che fa? Festeggia il trentennale di Tangentopoli, in fin dei conti erano affari assai meno rilevanti di questi.