Finalmente, l’altro giorno, “Il Corriere” ha squarciato il velo che nasconde la situazione dei politici catalani, in prigione, in esilio o in libertà su cauzione. Alcuni sono in prigione, in carcerazione preventiva per ribellione e sedizione, da 14 mesi e Joaquin Forn, ministro dell’Interno della Catalogna, ha iniziato dai primi di dicembre lo sciopero della fame. “Capisco che la magistratura spagnola abbia paura di un giudizio europeo, ma non ha diritto di insabbiare i nostri ricorsi. Li bocci, così potremo ricorrere al Tribunale dei Diritti dell’Uomo. Ma questo è proprio quel che Madrid non vuole”. “Mi negano la libertà provvisoria per il rischio di reiterazione del reato: avere una opinione, senza violare alcuna legge, è un crimine”.
Nella loro azione, non c’è stata violenza: hanno indetto un referendum, che gli era stato negato dal governo di Madrid, che al contrario ha esercitato una inaudita brutalità con l’intervento della polizia spagnola. La Scozia e il Québec hanno potuto tenere dei regolari e legali referendum, sulla indipendenza, cosa che è stata negata alla Catalogna da Madrid, dal governo di Rjaoy e dal re.
Credo che tutti i democratici, nel Parlamento nazionale e in quello europeo, nei Consigli Comunali e nei Consigli regionali, ad incominciare dalla Lombardia, dovrebbero chiedere a gran voce che la magistratura spagnola conceda la libertà provvisoria: non si può accettare la custodia cautelare in questo specifico caso. Va contro la stessa Carta dei diritti dell’uomo, celebrata qualche giorno fa.
Inoltre, si dovrebbe chiedere a Madrid di consentire il referendum, legale, sulla indipendenza della Catalogna, una regione di 7,5 milioni di abitanti, meno della Lombardia.
“L’80% dei catalani vuole un referendum magari per votare “no”, ma lo vuole”.
Luigi Corbani
Condivido la richiesta di libertà per i detenuti politici catalani e per un nuovo referendum per l’autonomia della Catalogna ma non condivido la pretesa di secessione e indipendenza dallo stato Spagnolo. Non è uno stato oppressore il franchismo è stato sconfitto più di 40 anni fa.
Condivido sempre la libertà di pensiero e un trattamento politico nn lesivo della stessa.
Bravo Corbani. Inquieta il cupo silenzio dell’Europa, inquieta l’afasia di una sinistra (!?) Incapace di dire che non è necessario essere favorevoli all’ indipendentismo catalano per battersi in difesa dei diritti dei presos catalani. E inquieta ancora di più un primo ministro socialista che si nasconde dietro la cosiddetta indipendenza della magistratura spagnola … Paolo Franchi