Di fronte a quelli che hanno accolto a Lampedusa la comandante Carola Rackete e i 40 naufraghi con frasi sessiste e triviali ho provato un profondo senso di disgusto: l’invocazione delle manette poi mi ha ricordato il cappio ostentato in Parlamento. Non sono per una immigrazione libera, sono per una immigrazione regolata, controllata e legale. Ma l’Italia e il suo governo giallo nero non hanno fatto nulla in questa direzione. Provo fastidio di fronte ai luoghi comuni e alle bugie, e al fatto che, sui giornali e in tv, non si diano i dati veri davanti all’ondata di menzogne di una perenne propaganda elettorale.
I porti sono chiusi alle navi delle ONG, ma i barchini e barconi dei trafficanti continuano a sbarcare immigrati: 300 durante i 17 giorni del blocco della Sea Watch. Tutti gli studiosi del diritto internazionale e della convenzione di Amburgo danno torto al Ministro dell’Interno, già a suo tempo salvato dal reato di sequestro di persona dai suoi compagni di merende delle 5S.
L’Europa ci ha lasciati soli ? L’Italia è l’Europa, è parte integrante, non è altra cosa. Il trattato di Dublino venne firmato dal Governo Berlusconi-Bossi-Castelli; i Centri di identificazione ed espulsione li fece il Ministro Maroni; la legge Bossi Fini rese impossibile entrare in Italia legalmente per cui l’unico modo per farlo è clandestinamente, oppure facendo richiesta d’asilo. Bisognerebbe analizzare perché le missioni europee Sophia, Themis e Poseidon sono state chiuse per volere dell’Italia. E siccome il Ministro è solo capace di insultare, l’Europa, l’Olanda, la Germania, il risultato è che non ci prendono in considerazione e ci rimandano indietro i “dublinanti”. Perché i Paesi dell’Europa dovrebbero prendere i profughi, dopo che Salvini ha fatto saltare la riforma del Trattato di Dublino ? Da parlamentare europeo quando nel 2017 ha votato contro la riforma che prevedeva l’obbligo della distribuzione in Europa e da Ministro dell’Interno all’unico incontro a cui è andato nel giugno 2018. Per di più, l’Italia giallo nera ha scelto come alleati, i Paesi che non vogliono immigrati e che sono i più duri sui conti pubblici.
L’incapace Ministro dell’Interno non è in grado di rimandare indietro nessuno, neanche di rimpatriare quelli con fogli di via. Non è stato capace di fare nessun accordo con i Paesi di emigrazione e neanche di fare in modo che l’Europa faccia accordi con l’Africa: perché non va mai alle riunioni e poi come disse l’eurodeputato belga Tarabella “è sempre in tv, mai in riunione per lavorare, è una vergogna, è un fannullone, non l’abbiamo mai visto in riunione”. Pensate la cialtronaggine: ha sbandierato un accordo con il Ghana: i ghanesi sono la ventunesima nazionalità presente in Italia, lo 0,97% degli stranieri residenti, pochissimi irregolari. Doveva andare a marzo in numerosi Paesi africani, ma “prima la campagna elettorale e le tv”. Lo sguaiato Ministro dell’Interno mente vergognosamente quando dice che ce li prendiamo tutti noi, gli immigrati: “siamo inondati di africani e di islamici, siamo alla “sostituzione etnica””. Una colossale bugia, detta con una improntitudine sfacciata. Gli stranieri nel nostro Paese sono il 10% degli abitanti; Malta ne ha il 18%, la Germania il 17%, ecc.; siamo al 19° posto per percentuale di stranieri residenti, dopo di noi, ci sono Portogallo, Finlandia, Ungheria, Lituania, Cechia, Slovacchia, Romania, Polonia e Bulgaria. Le comunità residenti in Italia più numerose sono i rumeni, che sono più degli albanesi, dei marocchini e dei cinesi, messi tutti e tre insieme. Gli africani sono il 21%, gli asiatici sono il 20%, quelli dell’Unione europea sono il 30% e gli altri europei sono il 21%. Le donne sono in maggioranza.
Di tutti gli immigrati arrivati in Europa, l’Italia ha accolto la metà di quelli della Germania e molto meno del Regno Unito e della Spagna. E anche se calcolassimo i fasulli 600.000 irregolari (sbandierati in campagna elettorale) o i 90.000 dichiarati quest’anno (altra cifra fasulla), saremmo ben lontani dalle cifre della Germania e di altri Paesi europei. Nel 2018 l’Italia si è collocata al tredicesimo posto per concessioni di asilo: 813 ogni milione di abitanti ( Cipro 8.805, Grecia 6.051 e Malta 4.276 per milione di abitanti ). E si continua a dire che i naufraghi devono andare a Malta, che ne prende più dell’Italia!
La cosa più vergognosa è che il truce Ministro alimenta una campagna di odio e di paura, solo per ragioni elettorali: prima contro i terroni, e i napoletani per diventare popolare tra i padani e farsi eleggere dalla Lega Nord, poi contro gli immigrati e gli africani in particolare, per ingrossare la Lega nazionalista e reazionaria. Attenti perché si sta passando il limite, si stanno facendo saltare i cardini delle regole comuni. Bene la raccolta di fondi per la Sea Watch: è stata una prova di grande partecipazione e di mobilitazione, ma adesso è il momento di organizzare la sollevazione delle coscienze, degli intellettuali, delle forze culturali, sociali ed economiche, oltre che di un fronte politico di opposizione unito. Non si tratta di andare contro una politica sbagliata, ma contro l’assenza di una politica, sostituita da un imbarbarimento del linguaggio e dalla degradazione della civile convivenza, che mette a repentaglio anche l’immagine dell’Italia nel mondo. È ora che ci sia un pronunciamento delle università, delle associazioni imprenditoriali, delle organizzazioni sindacali, delle organizzazioni del terzo settore che dicano “basta alle smargiassate propagandistiche” e rivendichino una politica seria ed europea, e quindi anche italiana, per l’immigrazione.
““La colpa, caro Bruto, non sta nelle nostre stelle, ma in noi stessi” Buona notte, e buona fortuna”
Luigi Corbani
(domenica 30 giugno 2019)