Non capisco il balbettio del PD sul Mes e sull’Europa: peggio, oggi un sottosegretario del PD dice che non useranno il Mes. Perché? A noi 36 miliardi per la sanità non ci servono ? Mah?
Il PD si comporta come se non avesse un suo leader in un posto importante nella Commissione Europea. Un partito serio non manifesta solidarietà ad un premier che ci inonda di retorica (“la storia sarà con noi”) e minaccia di fare da soli, se l’Europa non ci dà quello che vogliamo. Ovvero vogliamo i soldi della Europa ma non vogliamo rendere conto di come e per che cosa li spendiamo. Come ha scritto Mattia Feltri su “La Stampa”: “Da vent’anni il nostro Pil cresce molto meno di quello dell’Eurozona, ma non è colpa nostra. Abbiamo continuato a indebitarci per vivere al di sopra delle nostre possibilità, ma è colpa di qualcun altro. È degli euroburocrati, dei politici corrotti, degli immigrati, dei comunisti, dei fascisti, degli imprenditori, dei sindacati, degli evasori fiscali, dei fannulloni del pubblico impiego, del Nord egoista, del Sud lazzarone, dei vecchi, dei giovani e della Luna in Scorpione, ma non nostra. Noi i soldi degli altri li rivendichiamo come un diritto, quello di fare cuccagna.”.
Il PD, invece di dire a Conte e alle 5S, che non accetta questo antieuropeismo di rincorsa a Salvini e alla Meloni, solidarizza con chi dice: “Ammorbidire le regole UE o faremo senza l’Europa”.
“Noi siamo con Conte. Senza se e senza ma” scrive uno della segreteria del PD, un’aquila! Quelle di Conte non sono parole da statista, ma da piccolo propagandista, da misero portaborse delle 5S-Lega per cui il “sovranismo è contenuto nella Costituzione”
Sparano decreti e provvedimenti come niente fosse. Il clan Casalino Conte spara il twitter: “Dal decreto di oggi arrivano 400 miliardi di liquidità per le imprese, con il CuraItalia ne avevamo liberati 350. Parliamo di 750 miliardi, quasi la metà del nostro Pil. Lo Stato c’è e mette subito la sua potenza di fuoco nel motore dell’economia. Quando si rialza l’Italia corre”. Una retorica, la “potenza di fuoco” che nasconde il vuoto: “lo Stato c’è”: se fossero veri, sono tutti debiti che portano almeno al 150-164 % il rapporto debito/PIL, che dovremo finanziare sui mercati. Puntavano a che ce li regalasse l’Europa, ma gli amici di Salvini e Meloni hanno detto “nee, we praten er niet over”, “non se ne parla“, in olandese.
Ma è difficile trovare traccia di un partito, quando si accetta una gestione monocratica e mediatica della emergenza sanitaria. Decreti annunciati e realizzati giorni dopo. Quello sulla liquidità bloccato perché le 5s vogliono mettere di mezzo una società pubblica che non c’entra nulla con la gestione dei crediti, la Sace che secondo un altro Ministro 5S “potrebbe essere una nuova IRI”, senza che una ambulanza lo porti via con la camicia di forza. Il decreto liquidità non ha liquidità, come sottolineato da più parti, e rischia di produrre effetti incredibili: fra l’altro, lo Stato potrebbe subentrare come garante degli attuali crediti, non di quelli futuri.
Le apparizioni dei Ministri Boccia e Provenzano bastano per regalare alla Lega, nonostante la disastrosa gestione della Lombardia, valanghe di voti. Qual è la differenza con i grillini? Nessuna, anche perché non si condannano i russi che minacciano un giornalista e un giornale italiano, ma si chiedono chiarimenti al governo tedesco perchè “Die Welt”, scrive quello che è stato detto e ripetuto dalle 5S, da Saviano, da Gratteri e compagnia. Un piano credibile per il sud, cari ministri, dovrebbe indicare tempi, modi, strumenti per debellare la criminalità organizzata e l’illegalità diffusa e di massa, (compreso l’abusivismo “di necessità”), che convive con la condizione di schiavitù degli immigrati extracomunitari. E il governo “progressista” non solo non ha cambiato i decreti sicurezza di salviniana memoria, ma non ha neanche adottato, vista l’emergenza sanitaria, le norme adottate dal Portogallo per una sanatoria provvisoria degli immigrati senza permesso di soggiorno. Non sono mai stato per la immigrazione incontrollata e indiscriminata, ma da un governo guidato dal capo dei “progressisti” (sic!) mi sarei aspettato qualcosa di più che la chiusura dei porti a due mesi dallo stato di emergenza. L’Italia non è sicura neanche per i poveretti che scappano dalla fame e dalla guerra. Ma forse, a differenza dei percettori del reddito di cittadinanza, verranno buoni anche loro per raccogliere la frutta e la verdura.
Paolino Casamari
(venerdì 17 aprile 2020)
Che dire? Sono d’accordo. Bisogna creare un polo liberale con +Europa, IV, Calenda e i riformisti disponibili.
Fare in fretta ..!