Insisto nel dire che trovo abbastanza scandaloso che il Presidente del Consiglio in 78 giorni, dallo stato di emergenza, sia andato in Parlamento una sola volta, il 25 marzo. Mentre si invoca una unità di direzione politica (sottolineo, direzione) e mentre il Parlamento e il Governo (come organo collegiale) sono messi in disparte, accanto alla Protezione Civile, al Ministero della Salute e all’Istituto superiore di Sanità, alla Consip, Conte nomina il “Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19”, che si fa una propria struttura”.
Ma non basta ! Con decreti (che nessuno controfirma o approva) vengono creati, da Conte, dalla Protezione civile e da altri Ministeri, comitati, commissioni, consulenti a iosa: 15 task-force con 450 persone. Acquistano dunque peso nel comando figure che non sono politiche e non ci sono verbali pubblici delle decisioni che prendono questi comitati: vi ricordate le 5S che volevano lo streaming ? Da quando sono al governo la trasparenza vale solo per gli altri. Oddio anche la lottizzazione è diventata loro patrimonio, adesso: il potere non ci ha messo molto ad affascinarli, fino nei suoi meandri più nascosti.
Leggo su “Openpolis” che nelle ordinanze della protezione civile ci sono 181 deroghe alle leggi ordinarie e che “inoltre va evidenziata l’apertura della contabilità speciale per la gestione dell’emergenza, che consente di operare al di fuori delle ordinarie norme di contabilità dello stato. Si aggiunge poi anche l’allentamento di alcuni obblighi di trasparenza, come l’allungamento dei termini per la trasmissione dei dati all’osservatorio contratti pubblici”.
Non mi scandalizza il fatto che si introducano emendamenti per limitare «ai soli casi di dolo o colpa grave la responsabilità civile, penale e amministrativo-contabile dei titolari di organi di indirizzo o di gestione”, l’importante è che, in primo luogo, siano protetti i medici e gli infermieri.
Quello che mi sembrerebbe opportuno è che ci sia un po’ di trasparenza. Intanto sia scaricabile la “Mappa dei materiali distribuiti alle Regioni” (133.179.892 i materiali distribuiti per l’emergenza Coronavirus, al 17 aprile 2020: di cui 109.392.622 mascherine), specificando però anche i fornitori, le modalità di acquisto, e, aspetto non secondario della trasparenza, il costo per singolo prodotto. e gli eventuali sconti.
Leggo, nella pagina della presidenza del Consiglio dei Ministri: “che Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella conferenza stampa del 10 aprile, ha annunciato che per la “fase 2” dell’emergenza legata al coronavirus, si avvarrà di un Comitato di esperti in materia economica e sociale. Il Comitato avrà il compito di elaborare e proporre misure necessarie a fronteggiare l’emergenza e per una ripresa graduale nei diversi settori delle attività sociali, economiche e produttive. Il Comitato opererà in coordinamento con il Comitato tecnico scientifico.”
Se le parole hanno un senso, “Conte si avvarrà di un comitato annunciato nella conferenza stampa”. Il Parlamento è invitato ad ascoltare le conferenze stampa, please.
Intanto, registriamo che il Comitato Colao (20 persone) si deve coordinare con il Comitato tecnico scientifico (15 componenti). Ma accanto alla Protezione Civile e alla Consip, il Commissario Arcuri deve avere una struttura di supporto (ci mancherebbe altro) di 40 componenti.
E poi non potete non avere: di fronte a questa emergenza sanitaria, una “commissionite galoppante: ”
la task force del Ministero salute (8 persone),
la task force “emergenze” del Ministero dell’Istruzione” (100 “esperti”),
la task force del Miur per il dopo emergenza (15 persone),
la task force “liquidità del sistema bancario” (35 componenti),
il gruppo di lavoro per la “finanza sostenibile” del Ministero dell’Ambiente ( 9 componenti),
la task force del Ministero di Giustizia (20 componenti),
la task force “carceri” (40 componenti),
la task force sui dati del Ministero dell’Innovazione (76 componenti),
la task force “Donne per un nuovo rinascimento” del Ministero della Famiglia (13 componenti),
la task force contro le “fake news” del sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’editoria (11 componenti).
E poi finalmente c’è la cabina di regia “governo, enti locali e parti sociali” del Ministro degli Affari Regionali (40 componenti). Ma non basta: adesso c’è la cabina di regia per la fase 2 presieduta dal geniale Ministro Boccia, con il Ministro Speranza, tre presidenti di Regione (Fontana, Bonaccini e Musumeci) e da tre sindaci (Decaro, Pella e Raggi).
Mi chiedo se questi 450 consulenti vengono retribuiti o hanno un rimborso spese. Ma forse no, fanno tutto gratis, e fanno tutto in videoconferenza, che, se funziona come le conferenza stampa del magico Conte, siamo a posto.
Intanto, sempre in nome della trasparenza, che non è un orpello in tempi di coronavirus, fossi un parlamentare chiederei che di tutti questi enti, commissioni, comitati vengano pubblicati i verbali delle riunioni.
Comunque, siamo certi che non ci sarà alcuna confusione, che le decisioni le prenderà uno solo, con chiarezza e precisione ci esporrà un piano preciso e articolato, dal 4 maggio in poi. Niente più decisioni alla giornata, ma una definizione strategica del futuro del Paese.
Dormite sonni tranquilli, con quattrocento cinquanta esperti, un governo, la Protezione civile, l’istituto superiore di sanità e, un po’ defilato, il Parlamento, il futuro del Paese è assicurato. Ah, beninteso, purché l’Europa ci dia i soldi che vogliamo e non pretenda di sapere come li spendiamo. Noi ci teniamo alla nostra sovranità, la difenderemo “fino all’ultima goccia di sudore”.
Yanez de Gomera
(lunedì 20 aprile 2020)