Ho l’impressione che fra un po’, i grillini, della idea di fare il referendum sul caso Diciotti, diranno quello che nel film “The Post”, a un certo punto, dice il redattore del giornale Ben Bagdikian: “A parte l’idea di far atterrare il dirigibile Hindenburg durante una tempesta, è l’idea più di merda che abbia mai sentito”.
In questa corsa affannosa, in questa smania di potere, in questa paura di perdere le poltrone, hanno infatti commesso molti errori grossolani.
Intanto, hanno sancito una profonda divisione dei loro “iscritti” (60% contro 40%), nonostante le domande “suggestive”, che, nel processo penale, non sono ammesse, perché suggeriscono al teste la risposta.
Poi l’idea che 50.000 persone dettino il comportamento a senatori eletti da 9.733.928 persone è, diciamo così, catastrofica: gli elettori delle 5S legittimamente possono pensare di aver eletto dei burattini, comandati da una piattaforma, insicura e non controllata e non garantita da nessuno. In un solo colpo, uno schiaffo alla democrazia rappresentativa e agli elettori, a cui si manda un chiaro messaggio: voi non contate nulla.
Inoltre, si sono affidati mani e piedi a quel partito che li sta demolendo e regalano ancora un po’ di voti alla Lega, perché è ovvio che, se sposi le tesi della Lega, sei meno credibile della Lega stessa. L’originale batte sempre la copia.
Sono passati da ’”uno vale uno”, a “qualcuno vale più degli altri”. Un grande capolavoro di coerenza con le proprie origini. Ma la cosa più ridicola è che nel testo hanno premesso: “Il ritardo dello sbarco della nave Diciotti, per redistribuire i migranti nei vari paesi europei,…”. A parte la boutade per cui dieci giorni sono un “ritardo”, le 5S hanno evidenziato quello che a mia memoria è un reato previsto dal codice penale (art. Art. 289-ter) “il sequestro di persona a scopo di coazione”. Dice la norma, vigente se non sbaglio:“Chiunque…sequestra una persona o la tiene in suo potere minacciando … di continuare a tenerla sequestrata al fine di costringere un terzo, sia questi uno Stato, una organizzazione internazionale tra più Governi, … a compiere un qualsiasi atto …, subordinando la liberazione della persona sequestrata a tale azione …, è punito con la reclusione da venticinque a trenta anni.”
Questa norma venne introdotta per ratificare la convenzione di New York, stipulata a seguito del sequestro di 52 persone (per 14 mesi dal novembre 1979 al gennaio 1981) nell’ambasciata degli Usa a Teheran, per la cui liberazione fu richiesta l’estradizione dello Scià Reza Pahlavi, fuggito negli Usa dopo l’instaurazione della Repubblica Islamica.
La politica antimmigrazione si fa con il sequestro delle persone, con il “ritardo” per ricattare e ottenere che i Paesi europei ospitino i rifugiati? Anche questo è un capolavoro politico, una dichiarazione di impotenza. Non sono stati capaci, nel Consiglio dell’Unione Europea di due mesi prima, con la trattativa, di ottenere l’obbligatorietà dell’accoglienza e allora hanno pensato di farlo con il sequestro di una nave militare italiana con militari italiani e 177 naufraghi a bordo. In realtà, l’ha pensato il truce baùscia, dicendo che se ne fregava della magistratura e che decideva lui: adesso i poveretti grillini sono costretti ad andare addietro al muscoloso Ministro dell’Interno, e il Ministro di Giustizia ha dovuto ammettere che non c’è mai stata una riunione del Consiglio dei Ministri sul tema della “Diciotti”.
A proposito della “difesa dei confini”, che è il preminente interesse nazionale, c’è un piccolo particolare: i profughi erano già in territorio italiano, essendo su una nave della Guardia costiera italiana, che è territorio italiano.
E volete che Dibì e Dibà con la foglia di Fico si siano interrogati sulla giravolta, improvvisa e a dir poco preoccupata, del baùscia che è passato dal “me ne frego dei magistrati” alla richiesta di “impunità?
Con il loro voto in “Giunta delle immunità” hanno stabilito che un Ministro può fare qualsiasi cosa, perché è la sua maggioranza parlamentare a stabilire che il reato non esiste ed è sempre la sua maggioranza parlamentare a stabilire quale sia la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante ovvero il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell’esercizio della funzione di Governo, anche contra legem od extra legem.
E così le 5S votano non solo con la Lega ma con tutta la destra, da Forza Italia a Fratelli d’Italia. Bel colpo, disse Porthos.
Sul piano personale hanno salvato le poltrone e il potere: fino a quando non si sa, ma, per un movimento che vive alla giornata, ogni giorno in più è guadagnato.
E la Casaleggio s.r.l. ha salvato la sua immagine verso il mondo economico: non quella di essere efficiente sul piano tecnologico-informatico, ma quella di essere la società che ha un piede nel governo. E negli affari questo conta più dei principi. E tutto il resto diventa bazzecole, quisquilie, pinzillacchere.
Luigi Corbani