Sembra dunque che venga avanti il confinamento degli over 70: lo fanno per la loro salute, per la loro sicurezza. D’altra parte come dice l’esimio Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: “Persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese che vanno però tutelate”.
Quelli che lavorano possono uscire e, per bontà sua, anche se non produciamo più, e non siamo “indispensabili”, dobbiamo essere tutelati. E come? Chiudendoci in casa. Naturalmente è per il nostro bene. Badate: non gli over 65, gli over 70, perché ci sono meno probabilità di avere persone che ancora lavorano tra gli over 70.
Dobbiamo stare a casa, perché gli altri ci infettano. E sì, perché non sono in grado di tracciare i positivi, di stabilire i loro contatti, non sono in grado di dire dove, quando, come sono diventati positivi. A cinema ? A teatro? Al supermercato? A scuola? Al lavoro ? In coda all’ufficio postale o ai servizi anagrafici? Al seggio elettorale? Sull’autobus, sul tram, in metropolitana ? In ospedale? Chi sono i positivi? Quale categorie sociali sono interessate ? Non si sa e non ci si organizza per saperlo, per avere dei “microdati”, come dicono gli esperti. Si sparano i numeri, senza alcuna spiegazione. Si crea preoccupazione, panico, ansia.
Intanto si è messa in moto una macchina privata di tamponi da oltre 3 milioni al giorno. Con prezzi che arrivano anche a 125 euro a tampone e devi aspettare, anche nel privato, dieci, dodici giorni a Milano o ci sono addirittura laboratori privati che non accettano più prenotazioni perché strapieni. Delle Asl o Ats, si è persa traccia e meglio stare lontani dagli ospedali, per non intasarli e per non contrarre il virus.
Noi, settantenni, paghiamo le tasse sulle nostre pensioni e abbiamo pagato, con quarant’anni di attività lavorativa, il servizio sanitario che è a disposizione di tutti, anche degli evasori fiscali e di quelli che lavorano in nero (quest’ultimi sono anche difesi da qualche ministro del governo giallo rosa).
Ora che magari potremmo averne bisogno, si dice che non è disponibile per i più deboli, e quindi ci conviene stare a casa perché là fuori ci sono gli untori.
È per questo Stato e per questo servizio che abbiamo lavorato, e, qualcuno di noi, combattuto?
Non credo proprio. Anche perché, nel momento in cui si chiudono in casa 10 milioni di persone (un sesto della popolazione italiana), Governo, Regioni e Comuni non ci spiegano quali servizi a domicilio (spesa alimentare, assistenza sanitaria, pratiche amministrative, ecc.) ci mettono a disposizione, perché non sono in grado di far nulla, al di là delle chiacchiere e dei dpcm.
E sia chiaro, che nessuna autorità di polizia può fermarmi per strada e chiedermi i documenti in base a un decreto del presidente del Consiglio dei ministri o una ordinanza del presidente della Regione: sarebbe una violazione delle libertà costituzionali, intollerabile, degna di un regime autoritario.
Solo una legge del Parlamento, con una motivazione precisa e con una durata definita, può limitare la libertà di circolazione di un cittadino italiano: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge”.
Ora, quello che si sta pensando, il confinamento “a fin di bene” di 10 milioni di persone, improduttive, sarebbe un atto talmente grave da sancire il fallimento di questa classe dirigente, nazionale, regionale e locale. Non è stato fatto nulla, nulla!, per prevenire questa fase della pandemia: si è passata l’estate con la scemenza dei banchi con le rotelle.
A marzo potevamo accettare che le autorità nazionali, regionali e locali fossero impreparate; a ottobre non accettiamo improvvisazioni, confusione, pasticci, e provvedimenti a raffica, come se il virus si combatta con pagine e pagine di dpcm, ordinanze e parole. Il virus non va in confusione per quello, siamo noi cittadini che rimaniamo disorientati dalla pochezza dei nostri governanti.
E per favore e per carità, il PD e Gualtieri non ci dicano più che ci vuole il Mes e poi non sono in grado di imporlo alle 5S: tacete, fate più bella figura se state in silenzio e vi nascondete. A maggio, bisognava prendere il Mes e investire nei servizi sanitari territoriali e nel personale sanitario. E in una campagna di tamponi di massa, per categorie (sanità, scuole, uffici pubblici, luoghi di lavoro).
E, il 3 marzo 2020, su queste pagine, avevamo detto che l’Italia doveva chiedere una politica europea comune per combattere il covid-19, concordare misure e provvedimenti europei: ahimè, non si sono messi d’accordo neanche sulle modalità e sulla tipologia di raccolta dei dati del contagio.
L’unica preoccupazione del Signor Conti, l’amico di Trump, è stata quella di apparire in televisione e di distribuire bonus a tutti, aumentando il debito pubblico, portandoci però alla Caporetto del servizio socio sanitario nazionale.
Conti e questi piccoli cialtroni (che non hanno mai amministrato nulla, neanche un condominio, e non parlo solo delle 5S) ci hanno dispensato anche lo Stato etico che consiglia, “fortemente raccomanda”, ci dice chi possiamo vedere nella nostra casa e con chi possiamo andare a pranzo o a cena, ma, con scarso senso della gravità delle parole, ci assicura che “non ci manda la polizia a casa.” Ma intanto in questo anno, non ci hanno mai detto che cosa fanno loro: comprano mascherine e banche per 12 miliardi di euro. E non fanno le gare per le terapie intensive o sub-intensive.
Ma attenti, che anche i settantenni si incazzano, non sono più disponibili ad accettare tutto: non ci sono Santi !
“La colpa, caro Bruto, non è nelle nostre stelle, ma in noi stessi”. “Buona notte, e buona fortuna”
Luigi Corbani
(domenica 1 novembre 2020)
Hai ragione. Stiamo passando ogni limite. Il non prendere il MES è stato criminale. Sono mesi che lo scrivo sui social. Il mancato potenziamento delle strutture sanitarie un’altra follia. L’impreparazione ora urla vendetta. Non so se sia possibile, ma se bloccano gli over 70 penso dovrebbero fare una class action contro lo Stato. Siamo alla follia della incompetenza.
Cesare Valli
Dicono che le banche sono piene di soldi, magari sono i soldi risparmiati dai 70enni che poi sono gli unici ad aiutare figli e nipoti in difficoltà covidiane. Altro che chiacchiere!
Sono molto incazzato con Arcuri, Gallera, Fontana, e il magnifico Giovanni Toti
Sono incazzato di brutto con Giovanni Toti, Arcuri e le sue rotelle, e i mitici Gallera e Fontana