L’on. Luigi Marattin ha interrotto la trasmissione in diretta del segretario della Lega, che mentiva bellamente sullo spread, e ha invocato che i giornalisti facessero la loro parte a ribellarsi alle balle. O facessero come quel giornalista gallese, Claran Jenkins, che ha posto per sei volte la stessa domanda a Jeremy Corbyn, che cercava di non rispondere sulla Brexit. Qui da noi, solo Lilli Gruber incalza con le domande, finchè non rispondono nel merito della questione. In generale, abbiamo o dei reggi-microfoni o dei “velinari” o dei “commentatori” che si sostituiscono ai politici eletti. Ma in generale mi chiedo che ci stanno a fare la commissione di vigilanza sulla Rai, l’Unione sindacale giornalisti Rai, la Federazione nazionale della Stampa. Va bene protestare per le dichiarazioni in piedi fuori da Palazzo Chigi. Ma avete presente il livello della “informazione” Rai ? I partiti hanno sempre lottizzato la Rai dal 26 ottobre 1944, quando era Radio Audizioni Italiane, figuriamoci dopo, quando il 10 aprile 1954 diventa Rai, Radio televisione Italiana, il quinto gruppo televisivo europeo, con 1.826 giornalisti.
Ma c’era sempre un limite alla faziosità, si era sempre un passo indietro dall’essere una informazione di regime. Ora siamo al servilismo più becero, nonché dannoso.
L’altro giorno un killer a Utrecht ha ucciso tre persone: la polizia sta ancora indagando sulla natura dell’atto, se frutto di una follia criminale o di un atto terroristico. Ma il TG2 l’altra sera ha dato notizia dei fatti di Utrecht, e per assecondare la tesi dell’attentato islamista, il secondo servizio era sulla uccisione di Theo Van Gogh avvenuta, badate, nel 2004, ben 15 anni fa. Fu ucciso in maniera atroce da un fanatico islamico, marocchino con cittadinanza olandese, per ritorsione contro il suo film “Sottomissione”.
Quel servizio non c’entrava nulla, ma serviva ad alimentare la campagna che il pericolo è solo quello del “fanatismo islamico”.
Naturalmente, in questi giorni, mi aspettavo che il servizio pubblico, quello almeno per cui sono costretto a pagare il canone, facesse dei servizi sul “suprematismo bianco”, visto l’attentato terroristico di Christchurch. Forse sono io disattento, ma non mi risulta ci siano stati servizi sul fatto che dal 2008 al 2017 negli Stati Uniti il 71% degli attentati siano stati fatti da terroristi “bianchi” e che solo nel 2017 ci siano stati 65 attacchi con 95 morti. E non sono fatti isolati, come dimostrano anche altre stragi compiute in Europa, la più grande quella di Oslo e Utoya in cui vennero massacrate 77 persone. Avete visto servizi e ricordi su queste vicende?
La strage di Christchurch è subito passata come notizia marginale nei telegiornali. E se il Ministro dell’Interno è responsabile di una pericolosa sottovalutazione dei fenomeni di fanatismo e terrorismo ”bianco”, il servizio pubblico compie uno sfregio alla deontologia professionale, al dovere di informare e di dare gli strumenti per comprendere e capire fatti e situazioni di gravità straordinaria.
Ma temo che l’unica soluzione per evitare una “informazione di regime” sia mettere la Rai sul mercato: magari Lega e 5S se la comprano e lo Stato ci ricava qualche soldino.
Yanez de Gomera