Anziché dibattersi in carenza di ossigeno nella scarsa e torbida acqua del vaso domestico da pesci rossi, il PD dovrebbe saltare il bordo e trovare fortuna nel bacino più ampio dell’Europa.
L’idea è quella di battersi per una cittadinanza europea sancita da un passaporto europeo unico per tutti i cittadini della UE.
D’un colpo, porterebbe la sfida del dibattito politico a un livello superiore nel quale troverebbero utile e nuovo contesto anche temi quali lo “ius soli”, l’immigrazione, le politiche di sicurezza, ma, soprattutto, finalmente, si porrebbero le basi simboliche per una comune identità europea.
Cosa, meglio di un passaporto unico per tutti i 500 milioni di europei (nella UE) può rappresentare una comune identità?
Ci sono le condizioni.
Nel Parlamento Europeo i nazional-sovranisti non contano nulla. Il Presidente è italiano, del PD. I gruppi più rappresentativi non sono culturalmente estranei alla piena vocazione europeista.
Una cittadinanza unica europea troverebbe favorevoli i giovani delle generazioni Erasmus (tantissimi) e tutti gli altri cittadini desiderosi di un riconoscimento di status comparabile a quello di un cittadino USA o cinese o russo. Considerando che gli yankees sono 320 milioni, i cinesi sono 1.300 milioni e i russi poco meno di 150 milioni.
Il sovranismo nazionale apparirebbe per quel che è: un vieto provincialismo un po’ da sfigati. Mentre il sovranismo europeo genererebbe un moderno orgoglio metropolitano fighissimo.
Occorre coraggio e fantasia, ma senza, si è condannati all’estinzione.
Serve un cambiamento di paradigma.
Altrimenti, il fantasma di Renzi, livido di rancore, come il fantasma del padre di Amleto, continuerà a perseguitare il PD in cerca di vendetta scrivendo letterine, rilasciando interviste e agitandosi nei social media.. Fino alla fine del PD. E non si vedono in vista acchiappafantasmi in grado di aspirare il fantasma di Renzi e di smaltirlo nell’oblio.
Pepito Sbazzeguti
(domenica 7 luglio 2019)
Ottima proposta così , prima ancora che negli altri , si snidano nel PD e nella sedicente sinistra chi è per una Europa Federale e chi no.