Riporto la lettera integrale, che ieri ho inviato al Corriere delle Sera. Gian Giacomo Schiavi oggi l’ha pubblicata nella sua rubrica, ovviamente, ridotta per ragioni di spazio, come potete vedere dall’allegato.
Ogni giorno ha la sua pena. Ho appena finito di piangere la perdita di una amica, che mi giunge la notizia della morte di uno dei pochi parenti che ho. Mio cugino è morto di covid, in ospedale. Ma la tristezza si combina con una arrabbiatura gigantesca. Perché è una morte, che si poteva evitare. Perché mio cugino aveva 83 anni ed aveva subito l’asportazione di un polmone per tumore. Che dire, magari poteva essere considerato fragile? La tragica beffa è che i familiari hanno ricevuto la notifica per la sua vaccinazione il giorno dopo la sua morte. Ho anche una cuginetta con la leucemia che ha subito il trapianto del midollo: secondo me, doveva essere vaccinata per prima, e invece no, sta ancora aspettando.
Ma le tessere sanitarie, i fascicoli sanitari personali a che cosa servono, se la Regione non è in grado di dare priorità a quelli più fragili? Ci sarà da qualche parte un data-base delle tessere sanitarie, c’è una data-base dei codici fiscali, su cui sono riportati l’anno, il mese e la data di nascita? Non si potevano convocare le persone in base al fascicolo personale e al codice fiscale? No, dobbiamo noi, sudditi di uno Stato burosauro, incapace e sciattone, a Roma come a Milano, prenotarci e, in base alla lotteria dello stellone d’Italia, aspettare la convocazione, se verrà, augurandoci di non essere infettati prima, che non ci capiti qualcosa negli altri giorni in cui le persone vanno in giro senza mascherine. Perché i controlli si fanno, ad uso televisivo e dei giornali, nei giorni di sabato, domenica e Pasquetta: sulla Darsena di Milano, il sabato di Pasqua c’era più polizia, carabinieri e vigili urbani di persone a passeggio. Con il barista del caffè (d’asporto), si faceva una considerazione: per lo Stato e il Comune da lunedì a venerdì il virus non c’è, compare solo il sabato e la domenica.
Lo scrivo da marzo, la gestione della pandemia da parte del governo e delle Regioni è stata un disastro, che – mi spiace dirlo – continua. Con tutte le chiusure e i colori, (al 6 aprile) siamo a 111.747 morti, un morto ogni 534 persone; siamo a 3.686.707 casi di positività, uno ogni 16 persone.
Se poi guardo alla mia Regione, mi monta una furia, tale per cui – a mio parere – dovrebbe essere istituito un processo per strage. Perché non siamo in preda a un destino cinico e baro: la sorpresa non valeva neanche a febbraio-marzo 2020, figuriamoci oggi.
In Lombardia siamo a 31.264 morti e i positivi sono 753.242 dall’inizio della pandemia: la Lombardia è un sesto della popolazione italiana, ma i morti sono un terzo di quelli italiani e i casi positivi sono un quinto di quelli italiani. E la cosa anche peggiore è che in Italia (esclusa la Lombardia) c’è un decesso ogni 36 casi positivi e in Lombardia uno ogni 24.
Dal 1° gennaio 2021, in Lombardia, abbiamo avuto 6.061 morti e 271.283 positivi.
In sostanza, tutti i dati lombardi dall’inizio della pandemia sono terrificanti, peggiori del resto d’Italia: un caso ogni 13 persone e un morto ogni 321 abitanti.
Ma, porca miseria, possibile tanta inettitudine, tanta incapacità, tanta superficialità da parte della Regione? Cambi di assessori, consulenti, aziende, soldi e soldi, per che cosa? Per avere il record di casi e di decessi? Non ho mai inveito, ho sempre cercato di ragionare e di far ragionare, ma la misura è veramente colma. Il fallimento di un ceto politico lombardo è sanzionato non da opere pubbliche in ritardo, da scelte sbagliate, ma da migliaia e migliaia di morti che si potevano evitare. E trovo veramente insulse e stupide le paginate di giornali o i servizi televisivi sul tema: la Lombardia è avanti o indietro nelle vaccinazioni ?
Ma possibile un tale sfacelo? Ho detto prima dei sistemi informatici. Ma la mia arrabbiatura aumenta, pensando a cosa si poteva fare con molta semplicità, non ci volevano dei geni, ma della gente con un minimo di capacità politica e organizzativa. In Lombardia ci sono 737.280 persone sopra gli ottanta anni: ora in 30 giorni si potevano vaccinare tutti con una media di 24.594 persone al giorno. Diciamo 25.000 persone al giorno! Non 100.000 o 300.000, solo 25.000 al giorno. Se poi si organizzava con il concorso dei Comuni, nei capoluoghi si potevano vaccinare 563 persone al giorno per trenta giorni: il numero più rilevante è di Milano città, dove in ognuno dei nove municipi si potevano vaccinare 443 persone al giorno. E così negli altri capoluoghi. In un mese con questo ritmo si vaccinavano tutti gli ultra ottantenni dei dodici capoluoghi della Lombardia. Nelle provincie, basando la campagna vaccinale sui Comuni, si potevano fare 32 vaccinazioni al giorno in ognuno dei 132 comuni della città metropolitana, dove vi è la maggiore presenza di ultra ottantenni. E così via, in tutti gli altri 1.362 Comuni della provincia lombarda. Per di più, i Comuni potevano mobilitare farmacie e medici di base, proprio perché il rapporto è più diretto.
E invece , si sono dimenticati di chiamare le persone. Lo schifo si è fatto più potente quando, dopo la segnalazione di un influencer che va per la maggiore, l’assessore ha deciso di invitare gli over 80 dimenticati a presentarsi senza prenotazione, creando ulteriore confusione e assembramenti, inutili e dannosi.
Così ogni giorno di ritardo e di disguidi comporta nuovi lutti.
E la cosa drammatica è che non provano vergogna e non hanno neanche l’umiltà e la pietà di chiedere scusa.
“La colpa, caro Bruto, non è nelle nostre stelle, ma in noi stessi”
“Buona notte, e buona fortuna”.
Luigi Corbani
(mercoledì 7 aprile 2021)
È una situazione terribile! Ancora più grave per l’indiferenza e il cinismo dei preposti.
Pare che abbiano investito una montagna di soldi per una piattaforma che non dialoga con il sistema informatico in essere quindi tutte le informazioni che hanno sui Lombardi sono inutilizzabili!
Ma la magistratura? Lo Stato? L’esercito? Ci vuole una insurrezione perché qualcuno intervenga?
Ma vi ricordate o no che la Lombardia è (s)governata da 25 anni dalla destra, oggi
la regione completamente in mano a Salvini ed ai suoi tirapiedi? Quindi al di là del dolore per tante perdite, non potete meravigliarvi di nulla. Purtroppo sono convinto che la regione è talmente guastata che sarà facile avere un’ altra simile (dis)amministrazione.