Nel libro di Marco Leonardi (“Le riforme dimezzate”, Egea, Università Bocconi Editore euro 15,50) si parla di cose concrete, di scelte politiche, economiche e sociali, si ripercorre il tempo dei governi Renzi e Gentiloni, in chiave critica ed autocritica anche. Finalmente un libro di un protagonista, sia pure dietro le quinte, dei governi Renzi e Gentiloni, che si legge con piacere.
Non un libro autoreferenziale, né un libro per specialisti. Lo consiglio per chi vuole comprendere, senza preconcetti, la genesi e lo sviluppo di alcuni provvedimenti importanti dei governi degli ultimi anni, partendo dal mondo del lavoro: il jobs act e la questione salariale. Così sono descritte le innovazioni introdotte nel sistema pensionistico, e tema attuale, le misure di contrasto alla povertà e il reddito di inclusione.
Mi verrebbe da dire che se avessero mandato in giro la squadra, in primis Marco Leonardi e Tommaso Nannicini, che ha elaborato questi provvedimenti, il PD non avrebbe smarrito per strada la montagna di voti persi il 4 marzo 2018. Certo, oltre alle questioni sociali ed economiche, proprie di questo libro, c’è stata una questione su cui il PD non si è mosso e poi si è mosso tardi e male e che ovviamente non è materia di questo libro-documento: la sicurezza dei cittadini e la immigrazione.
Leggendo questo racconto di Marco Leonardi, ho scoperto tante cose che non avevo letto sui giornali o nelle dichiarazioni dei leader PD, e, dati alla mano, ho capito anche il sottotitolo del libro: “perché lavoro e pensioni non ammettono ritorni al passato”. Ma al di là dei contenuti concreti, emerge un gruppo di giovani politici, con competenze professionali elevate, che guardano avanti, che fanno ben sperare in un rinnovamento culturale della sinistra e che rappresentano un gruppo dirigente nuovo, fresco, aperto alle innovazioni, alla ricerca di nuove vie.
Le primarie hanno detto della volontà di 1 milione e ottocento mila persone di cacciare il governo giallo nero: non hanno dato un assegno in bianco a Zingaretti. Si aspettano iniziative politiche e analisi, contenuti, proposte. Qui, in questo libro, si parla di un consistente piano di investimenti pubblici e di riforme (scuola, università e pubblica amministrazione). Sarebbe bello se Leonardi ci desse ulteriori contributi di elaborazione per far decollare il dibattito sugli aspetti economici e sociali europei e per mettere a fuoco due obiettivi, a mio parere, decisivi per l’Europa e per il nostro Paese in particolare: l’occupazione femminile e la produttività.
Questo libro è la testimonianza di idee, di proposte, di contributi di cui la sinistra ha bisogno come ogni individuo ha bisogno dell’aria. Che questi contributi vengano da un giovane che vive la realtà della Lombardia è ancora più significativo.
Luigi Corbani