Tutti ascoltiamo e leggiamo i Media su questo problema, su cui il nostro Parlamento è chiamato a votare e su cui rischia, in caso di sconfitta, di cadere il nostro Governo, ma non credo che la nostra opinione pubblica abbia ben capito di cosa si stia parlando.
Quello di cui si sta parlando è la riforma del Meccanismo Europeo di stabilità, appunto il MES, sistema che esiste da ormai più di un decennio e che il Parlamento italiano votò all’epoca dell’ultimo Governo Berlusconi. Questa Riforma, è stata approvata dal Parlamento Europeo e ora, visto il sistema in vigore, deve essere approvato dai Parlamenti delle Nazioni che formano l’Europa.
In cosa consiste questa riforma? Sostanzialmente riguarda due argomenti:
1) la spesa sanitaria, argomento già noto, dove il finanziamento è accessibile pro quota a tassi, molto bassi, quasi nulli. Il finanziamento ha durata dieci anni e la quota per l’Italia è 35 miliardi di euro, con la sola condizione che l’oggetto della spesa sia la sanità. Rifiutarlo per noi, che abbiamo tassi sui (buoni del Tesoro) decennali molto più alti, è semplicemente incomprensibile.
2) Altro argomento è il meccanismo di intervento sul sistema bancario e riguarda due punti:
2.1) l’introduzione di una GARANZIA EUROPEA sui depositi, in sostituzione della garanzia dei singoli Stati. Rifiutarlo è assolutamente incomprensibile.
2.2) Un nuovo meccanismo di insolvenza europeo che permetta alla UE di intervenire per salvare le Banche che dovessero trovarsi in condizioni di insolvenza. Questa riforma che rafforza la protezione, passandola da nazionale a europea e quindi aumentando la capacità di intervento, è estremamente importante in questo momento per la gravissima crisi del sistema imprenditoriale per effetto del Covid-19 e naturalmente è facile prevedere che aumenterà il fenomeno della insolvenze, che come noto hanno già messo in crisi nel recente passato molte delle nostre Banche.
Rifiutarlo è assolutamente incomprensibile.
2.3) Un aumento dei poteri di vigilanza della Banca Centrale Europea con lo scopo di raggiungere l’obbiettivo di un mercato bancario e finanziario europeo. Rifiutarlo è assolutamente incomprensibile e forse anche immorale
Questi obbiettivi sono assolutamente degli obbiettivi liberali e nella logica della finalità di rafforzare l’Europa, che è quella che ci ha permesso di sopravvivere in questa paurosa crisi che stiamo vivendo.
Un voto contrario del nostro Parlamento isolerebbe l’Italia e metterebbe in discussione anche l’utilizzo del “Recovery Fund”, che ci è stato appena assegnato.
Non mi meraviglio certo che una parte delle 5 Stelle, quella della “decrescita felice”, quella degli antivaccini, ecc., si dimostri restia; anzi sono positivamente sorpreso, che la maggioranza di loro sia favorevole.
Mi meraviglio che l’opposizione di destra si dichiari compatta contraria. Dimostra che la Destra di contenuti liberali non esiste più e che questa componente è fuori dalla storia e anche priva di moralità. Il Mes era nato con il Governo Berlusconi ed era pieno di condizioni vessatorie e condizionanti.
Questa nuova riforma è priva delle precedenti condizioni negative ed è una vera riforma liberale, che è condivisa da tutto il mondo imprenditoriale e dalla Associazione Bancaria Italiana.
Purtroppo la Lega di Salvini, che, come noto, ha una concezione molto elastica della finanza, ha come responsabile economico quel tal Borghi, che ha la teoria che il problema si risolve uscendo dall’Europa e stampando lire. Non conosco il responsabile economico del Partito della Meloni, ma anche lì siamo alla teoria “degli italiani da soli”.
Assolutamente incomprensibile la posizione di allineamento del Partito di Berlusconi, il cui responsabile economico Brunetta, ha espressamente affermato, come è logico per un economista liberale, il suo parere positivo alla Riforma.
Se il Parlamento votasse contro sarebbe semplicemente un disastro.
Cesare Prevedini
(lunedì 7 dicembre 2020)